il Giornale, 2 gennaio 2019
In Qatar la tassa del 100% sull’alcol
Nel Qatar, dove si svolgerà peraltro la Coppa del mondo di calcio nel 2022, ieri è scattata una tassa del 100% sull’alcol. L’introduzione di questa imposta indiretta giunge poche settimane dopo l’annuncio da parte di Doha di una nuova «tassa selettiva» sui prodotti nocivi tra cui una tassa del 100% sul tabacco e suoi derivati, nonchè sulle bevande energetiche e una imposta del 50% sulle bevande dolci.
La compagnia di distribuzione del Qatar, l’unico distributore di alcol in questo piccolo Paese del Golfo, ha pubblicato un elenco dei nuovi prezzi per birra, vino e alcolici, citando l’introduzione di una «tassa sui consumi» (imposta indiretta) pari al 100 per cento.
L’elenco è stato ampiamente condiviso sui social network: si tratta di un raddoppio in pratica dei prezzi. La nuova imposta porta a 340 riyal del Qatar, il prezzo di una bottiglia (100 cl) di gin Bombay Sapphire (81 euro) e 86 rial (20 euro) una bottiglia (75 cl) di Shiraz, il vino rosso del Sud Africa. Un pacchetto di 24 birre Heineken (330 ml) ora costa 384 rial (92 euro).
La «sin tax», come la definisce il Daily Mail, arriva solo poche settimane dopo l’annuncio da parte dello Stato del Golfo di volere introdurre un’imposta di consumo sui «prodotti dannosi per la salute». La nuova politica è stata annunciata dalla Qatar Distribution Company, la società statale che ha il monopolio sulla vendita di bevande alcoliche, in un documento di 30 pagine. L’acquisto di alcolici è legale in Qatar, se si ottiene un permesso speciale e possono essere consumati in bar, club, hotel autorizzati, ma non in aree pubbliche. Gli stessi organizzatori del Mondiale 2022 hanno già fatto sapere che l’alcol sarà disponibile per i fan solo in spazi appositamente dedicati.