Corriere della Sera, 31 dicembre 2018
Dai Simpson un’idea per risolvere i problemi dell’immondizia
Rifondare Roma. Per risolvere il problema della spazzatura della Capitale, e di Virginia Raggi, c’è una sola soluzione, suggerita nel 1998 (20 anni fa!) da un episodio dei Simpson: «Spazzatura fra i titani». Dopo un furioso litigio con i netturbini (li gratifica dell’epiteto «boriosi» e quelli non la prendono bene), Homer protesta direttamente con il commissario ai rifiuti di Springfield, Ray Patterson, finendo per questionare anche con lui. Allora, il nostro eroe panzuto decide di accumulare la spazzatura fuori di casa, rendendo inabitabile tutto il suo quartiere. Invece di percorrere la via più sensata (chiedere scusa, come gli suggerisce la piccola Lisa), Homer, il Toninelli che è dentro di noi, decide di farsi eleggere dagli abitanti di Springfield Commissario all’igiene, grazie a una serie di promesse alla cittadinanza.
Per avere visibilità riesce a introdursi furtivamente sul palco di un concerto rock (stanno suonando nientemeno che gli U2, molto sensibili ai temi sociali). Inizialmente le cose vanno per il verso giusto, ma dopo poco le promesse di Homer si rivelano inattuabili per le possibilità economiche della città, e gli spazzini entrano in sciopero. Per recuperare denaro Homer stringe un accordo con le città vicine per rendere disponibili le miniere di Springfield alla spazzatura altrui. In breve tempo però la spazzatura comincia a «esplodere» in superficie, e l’intera città di Springfield è costretta a spostarsi letteralmente alcune miglia più lontano, lasciando dietro di sé montagne di rifiuti.
Che scena apocalittica! Il Colosseo pieno di spazzatura, il Foro romano un immondo deposito di vecchi elettrodomestici, la fontana di Trevi una cloaca a cielo aperto, la Raggi nuova compagna di Homer. Roma potrebbe spostarsi verso Frascati o verso Formello o verso Zagarolo. Bisognerà solo fare un’analisi costi/benefici e tutto si risolverà, così per magia.