Libero, 30 dicembre 2018
A Capodanno L’Agenzia della entrate cancellerà magicamente la bellezza di 12 milioni di cartelle già affidate alle agenzie di riscossione: 524 milioni di presunti incassi per lo Stato.
Altro che botti di Capodanno. Il vero regalo per 5 milioni di italiani arriverà la notte del 31 dicembre. Quando l’Agenzia delle Entrate cancellerà magicamente la bellezza di 12 milioni di cartelle esattoriali già affidati alle singole agenzie di riscossione. A finire nel cestino elettronico saranno la bellezza di 524 milioni di presunti incassi per lo Stato. Verranno stralciate le cartelle emesse dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Con buona pace degli altri 35 milioni di contribuenti che hanno fatto i salti mortali per pagare tasse, bolli e multe. Oppure che hanno aderito alle rottamazioni (la Ter arriva sempre nel 2019), per mettersi l’anima in pace e non farsi inseguire dagli esattori. Dopo settimane di discussione (politica e etica), sull’immaginifico “saldo a stralcio” è rimasto solo lo stralcio per le singole cartelle che tra interessi e sanzioni non superano singolarmente i 1.000 euro. Se poi un contribuente non ha pagato il bollo auto, un debito Irap o aveva un conticino Irpef in sospeso, se si tratta di tre diverse cartelle esattoriali singolarmente sotto i mille euro o in diversi anni d’imposta non dovrà comunque sborsare un quattrino. Complessivamente la pulizia di magazzino dell’Agenzia ha un valore (tra mancati introiti) di oltre 524milioni. Soldi che l’Erario perde con una mano ma intasca con l’altra (l’onere verrà coperto dalle maggiori entrate garantite proprio dalla Rottamazione Ter). A far infuriare è l’automatismo notturno dell’operazione senza alcun distinguo tra contribuenti in difficoltà, distratti o non raggiunti dagli atti (capita anche dopo un ventennio). Insomma, non ci sarà alcun distinguo tra chi non ha pagato per necessità e chi dell’evasione continuativa ha fatto un’arte, magari intestando i propri beni “aggredibili” a parenti e amici come scoprono sempre più spesso gli 007 fiscali. Per avere la garanzia che l’Agenzia abbia cancellato realmente le posizioni debitorie sotto i 1.000 euro bisognerebbe accedere al proprio cassetto fiscale e controllare se risultano in ballo multe e sanzioni sotto questo importo. La notte dell’ultimo dell’anno il cervellone delle Entrate dovrebbe provvedere a fare pulizia. E per capire se la cartella è stata cestinata bisognerà fare riferimento all’importo residuo (capitale, interessi e sanzioni) al 24 ottobre scorso, data di entrata in vigore del decreto. Le somme versate successivamente possono rientrare comunque nelle rate dovute per altri debiti eventualmente sanati con la rottamazione-Ter. Auguri ai cinque milioni di fortunati. Sperando che non siano in maggioranza evasori conclamati.