Corriere della Sera, 30 dicembre 2018
Manovra: auto e bonus nido, cosa cambia dal 2019
Sono tantissime le misure incluse nella Legge di Bilancio che mai come questa volta ha tenuto i deputati in Parlamento fino agli ultimi giorni dell’anno. Per i provvedimenti simbolo della manovra giallo-verde, ossia il reddito di cittadinanza e «quota 100», verranno creati due fondi, in attesa dei decreti annunciati per inizio 2019 che permetteranno l’entrata in vigore in primavera. Ma dopo il tira e molla degli emendamenti e le varie modifiche approvate in corso d’opera, ecco un riepilogo dei principali interventi che riguardano in particolar modo le famiglie.
Arriva la decima sanatoria per le somme non versate al Fisco. La pace fiscale, questo il nome creato in campagna elettorale, sarà però riservata ai cittadini in «grave e comprovata difficoltà economica». Come saranno individuate queste persone? Bisognerà avere un Isee, un indicatore della situazione economica che misura reddito e patrimonio, inferiore ai 20 mila euro. Chi supera questa soglia non potrà sfruttare questa opportunità. Chi è al di sotto potrà estinguere i debiti con il Fisco relativi al periodo che va dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre del 2017, senza pagare alcuna sanzione. E versando solo una parte della somma dovuta in origine: il 16% se l’Isee non supera gli 8.500 euro; il 20% se l’Isee è compreso tra gli 8.500 e i 12.500 euro; il 35% se l’Isee è compreso tra i 12.500 e i 20 mila euro. Le domande dovranno essere presentate entro la fine di aprile. Sarà possibile spalmare il pagamento su un massimo di cinque rate.
Incentivo fino a 6 mila euro per chi acquista un’auto elettrica. Sovrattassa per chi ne compra una con alte emissioni inquinanti, al di sopra dei 160 grammi di Co2 per chilometro. Il tutto a partire dal primo marzo e fino alla fine del 2021. Per gli incentivi alle auto pulite, il bonus arriva a 6 mila euro per le elettriche pure in caso di rottamazione di un veicolo più inquinante. Senza rottamazione, il bonus scende a 4 mila euro. Per le ibride, che hanno motore elettrico ma anche a benzina, il bonus è di 2.500 euro in caso di rottamazione e di 1.500 euro senza rottamazione. In ogni caso il bonus non può essere utilizzato per acquistare modelli che costino più di 50 mila euro, Iva esclusa. Per i ciclomotori elettrici il bonus non può superare i 3 mila euro e sarà pari al 30% del prezzo di listino. Per quanto riguarda invece la sovrattassa per i veicoli più inquinanti per ora si conosce sola la soglia al di sopra della quale si pagherà, 160 grammi di emissione. Per tutto il resto bisogna aspettare i decreti attuativi.
Rottamazione
Bonus di 6 mila euro per le auto elettriche pure in caso di rottamazione
Sembrava dovessero saltare o almeno essere rimodulate. E invece tutte le agevolazioni fiscali che riguardano la casa sono confermate. Resta, dunque, la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie; confermato il bonus verde, la detrazione al 36% delle spese sostenute per la realizzazione o la manutenzione straordinaria di giardini. Stesso discorso per il bonus mobili e grandi elettrodomestici, con percentuale al 50% e solo se collegati a una ristrutturazione cominciata dopo il 2017. Confermati i bonus per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli immobili: detrazione al 50% per l’installazione di infissi e schermature solari, al 65% sulla istallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda o sulle strutture isolanti come il cappotto. Detrazione al 65% confermata anche per gli interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni condominiali.
Chi ha figli piccoli che frequentano asili nido, sa bene che i costi da sostenere sono molto alti. Le rette, nelle grandi città, variano da 400 a 800 euro al mese. La manovra finanziaria per il 2019 prevede l’aumento da 1.000 a 1.500 euro l’anno del bonus «asilo nido» che varrà per tutte le famiglie senza vincoli di reddito nel corso degli anni 2019-2021. Le modalità per accedere sono le stesse utilizzate fino ad ora quindi direttamente dal sito web dell’Inps. Che ha da poco integrato anche l’applicazione mobile con la funzione «Bonus nido». Basterà allegare una semplice fotografia dell’attestazione di pagamento dell’asilo tramite smartphone o tablet per ricevere il bonus. Dallo scorso anno il bonus è stato concesso a oltre 140 mila famiglie su una platea complessiva di 205 mila richieste. E per le famiglie che avranno un terzo figlio fra il 2019 e il 2021 potranno ricevere un terreno statale incolto in concessione gratuita per un periodo di almeno 20 anni.
Il terreno
Un appezzamento di terreno viene regalato dopo la nascita del terzo figlio
È stata una modifica molto discussa quella sul congedo di maternità ma alla fine è passata. Cosa cambia? Fino ad oggi il congedo obbligatorio prevedeva due opzioni per le donne in attesa: due mesi prima e tre dopo la nascita del figlio. Oppure un mese prima e quattro dopo la nascita. Invece ora le donne in gravidanza potranno restare al lavoro fino al nono mese e godere dopo il parto di tutti i cinque mesi di congedo obbligatorio. Ovviamente solo dopo che il medico avrà attestato l’assenza di rischi per mamma e bambino. La novità era stata criticata sia da ambienti sindacali che da alcuni esperti di politiche familiari per i possibili abusi da parte dei datori di lavoro.
Cambia anche il congedo di paternità. Una petizione online promossa da studiosi e professionisti che si occupano di politiche per la famiglia chiedeva di farla diventare una misura strutturale da ampliare da 4 a 10 giorni, così come già previsto in molti altri paesi europei. Invece i giorni di astensione obbligatoria per i papà diventano cinque e un altro sarà facoltativo (se compensato con uno della mamma). Stanziato anche un milione di euro per le agevolazioni destinate all’acquisto – obbligatorio – dei seggiolini antiabbandono sianel 2019 che nel 2020.