Il Sole 24 Ore, 29 dicembre 2018
Vespa, l’usato che batte anche le auto
In dalla sua nascita, nel 1946, la Vespa è stata considerata una “fuoriclasse” per doti estetiche, dimensioni, agilità e prestazioni. Ora alla (lunga) lista di qualità che ne hanno fatto una bandiera dell’eccellenza italiana nel mondo si aggiunge la tenuta del valore nel tempo.
A celebrare la nuova qualità della Vespa prodotta dall’azienda toscana Piaggio è il New York Times, che nell’edizione cartacea e in quella online ha pubblicato l’indagine annuale della società americana di studi sui veicoli J.D.Power sull’andamento del prezzo delle auto a distanza di tre anni dall’acquisto. In pratica l’indagine “Resale value awards” ha analizzato 24 categorie di veicoli a quattro ruote, dalle auto ai camion alle auto sportive, per concludere che il valore medio di rivendita dopo un triennio è del 55,7%.
Secondo i dati della stessa società di ricerche J.D.Power i modelli Vespa raggiungono un valore medio a tre anni dall’acquisto pari al 72,1%, con un picco del 79% per i modelli Sprint 150 e GTS 300. Vespa batte dunque tutti, tra cui il vincitore assoluto della classifica dei veicoli a quattro ruote, Dodge heavy duty ram 3500 (che raggiunge il 75%), i leader di auto sportive premium compatte, la Porsche Cayman e la Boxster (58,9 per cento), e anche la celebre 911 (58,7%). E la ragione è semplice: la Vespa non ha concorrenti nella sua categoria, perché – anche in questo senso – è un “fuori-classe”, detiene un posizionamento unico nel mercato delle due ruote visto che non è assimilabile alle altre moto e motorini.
Ma c’è dell’altro: a influire sulle quotazioni è anche l’immagine che la Vespa si è costruita nel mondo in 72 anni di vita: è stata un successo fin dagli anni Cinquanta, e ha mantenuto l’estetica della versione originale del 1946 nonostante i cambiamenti (di assetto, dimensioni, mercati) che la Piaggio ha vissuto a tratti in modo turbolento. Oggi che l’azienda fa capo a Roberto Colaninno, artefice della trasformazione in multinazionale (1,34 miliardi il fatturato consolidato 2017 con un ebitda di 192,3 milioni) con le antenne sui Paesi in via di sviluppo, ha allargato l’offerta a prodotti nuovi come la Vespa elettrica e come il robot Gita, progettato dalla società americana di ricerca del gruppo.
Gita è considerato uno dei tasselli del futuro di Piaggio, un altro esempio di quell’innovazione tecnologica, di quella creatività e di quella «libertà nell’esercizio dell’intelligenza», come la chiama Colaninno, che si è espressa con l’invenzione della Vespa nel 1946.