Libero, 28 dicembre 2018
Battaglia a Piazza Affari: Fiat contro Berlusconi e figli
Agnelli batte Berlusconi cinque a zero Accade, infatti che ieri è il Cavaliere ha dovuto lasciare l’ultima serie A dove ancora militava. Ovviamente non stiamo parlando di quella calcistica avendo venduto il Milan per prendere il Monza. Niente pallone, in questo caso, ma finanza: da ieri Banca Mediolanum e Mediaset hanno lasciato il girone delle Top Quaranta di Piazza Affari. Il gruppo televisivo stava in Serie A dal 1998. Al loro posto sono state promosse Amplifon e soprattutto Juve che, con questo successo consente alla costellazione casa Agnelli di vincere la Champions League del mercato azionario.
NUOVE PROMESSE
Un vero en plein. Infatti si trova nel girone d’eccellenza tutta la scuderia: Fca, Exor, Cnh, Ferrari e ora anche il club bianconero. Un successo senza precedenti visto che di calcio, a Piazza Affari, se n’è visto poco e in genere, come dimostra il caso della Roma e soprattutto quello della Lazio, si è trattato soprattutto di atti di fede. Banca Mediolanum e Mediaset, come si conviene, segnalano mestamente la retrocessione con un calo piuttosto significativo. Banca Mediolanum perde i 5% a 4,8 euro e Mediaset l’1,1% a 2,6 euro. A nulla è valso il tentativo di rianimazione fatto da Ennio Doris che, da buon presidente, ha cercato di rincuorare la sua squadra. Così ieri ha annunciato di aver acquistato 50mila azioni della banca di cui è stato il fondatore. Valore dell’investimento 245 mila euro. Ma non c’è stato nulla da fare il titolo è affondato lo stesso. Gli resta la speranza di fare un buon affare se e quando, le quotazioni dovessero riprendersi. Le matricole della Serie A, invece, volano. Amplifon, addirittura segna un rigore risultando, a fine giornata, la migliore performance tra i titoli a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari. Chiude con un miglioramento del 3,2% a 13,85 euro dopo una puntata oltre la barriera dei 14 euro. La Juventus sale del’1,1% a 1,06 euro dopo essere arrivata a 1,112 euro e quelli Amplifon del 4,40% a 14,01 euro. La performance del club bianconero è strettamente legata all’ingaggio di Cristiano Ronaldo. Da quando è stato annunciato l’arrivo del fuoriclasse portoghese il titolo ha sostanzialmente raddoppiato le quotazioni e oggi il suo valore di mercato si aggira intorno a 1,1 miliardi. Il 19 settembre aveva toccato il tetto a 1,67 euro. Nel frattempo il fondo inglese Lindsall Train ha aumentato la partecipazione portandola all’11% per cento dal precedente 10. I parametri per l’ingresso fra le top 40 sono due: la dimensione del titolo e la sua liquidità. Mediaset oggi ha un flottante limitato, visto che Fininvest ne controlla il 41% e la rivale Vivendi è arrivata al 28,8%. Lo stesso vale per Banca Mediolanum: limitato flottante (poco più del 30%), e scambi non elevati.
FATTURATO BIANCONERO
La Juventus, invece, ha sfondato il muro del mezzo miliardo di fatturato e ora punta a quota 600 milioni. Ieri ha annunciato di aver rinnovato l’accordo con Adidas. Il nuovo accordo durerà otto anni, fino alla stagione 2026/2027 a fronte di un corrispettivo fisso complessivo minimo di 408 milioni di euro. L’importo non include le royalties addizionali al superamento di determinati volumi di vendita e i premi variabili legati ai risultati sportivi. Inoltre, in riconoscimento dell’eccellente performance della partnership a livello commerciale e di accresciuta visibilità del brand Juventus nel 2018, Adidas ha riconosciuto un bonus addizionale di 15 milioni di euro che sarà corrisposto prima del 31 dicembre 2018. Il Cavaliere dovrà accontentarsi dei successi del Monza.