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 2018  dicembre 27 Giovedì calendario

Macron si fa truccare per nascondere lo stress

Nell’estate del 2017, quando i sondaggi di popolarità erano ancora clementi, il presidente francese Emmanuel Macron finì al centro di una bufera mediatica a causa delle cifre folli spese per il trucco dopo solo cento giorni dall’inizio del mandato. Il settimanale Le Point rivelò che l’inquilino dell’Eliseo aveva sborsato 26mila euro in appena tre mesi per assicurarsi i servizi della make-up artist Natacha M., la quale aveva il compito di rendere un po’ più caloroso e accogliente il suo volto algido di tecnocrate. L’entourage del capo dello Stato non confermò né smentì, ma garantì alla stampa parigina che i costi per il trucco sarebbero stati ridotti drasticamente. Tuttavia, a distanza di un anno, la situazione non sembra affatto cambiata. Il dettaglio delle spese non è stato diffuso, ma secondo quanto spifferato da un articolo molto informato del quotidiano Le Monde, Macron continuerebbe a truccarsi pesantemente, anche se per un altro motivo: mascherare la profonda stanchezza che tutti, a partire dai suoi fedelissimi, notano sul suo volto. «È talmente segnato dalla stanchezza che non esce più senza truccarsi. A volte si mette il trucco anche sulle mani», ha sussurrato al Monde un deputato della République en marche (Lrem) molto vicino al presidente. A novembre, approfittando del lungo ponte di Ognissanti, aveva annullato tutti gli impegni possibili per riprendere fiato. Alcuni dissero che era tutto nella normalità, che aveva bisogno di staccare un attimo per stare con la famiglia, con Brigitte e i nipotini, altri, invece, parlarono di un Macron sull’orlo di un esaurimento nervoso.

IL VIDEO
Di certo, i 23 milioni di francesi che il 10 dicembre scorso hanno ascoltato il suo discorso a reti unificate non hanno visto un presidente in forma. E non è sfuggita a nessuno la faccia scavata e mal rasata di Macron. Ludovic Marin, fotografo dell’Afp, incaricato dall’agenzia di stampa di seguire gli spostamenti del capo dello Stato francese, ha affermato a Rtl di aver visto il volto del presidente trasformato negli ultimi mesi: un volto che appare più duro e più cupo. «La sua faccia è cambiata. Ha una gravità sempre più pronunciata. Alcune volte si vede sul suo volto, perché è molto preso dai dossier. Altre volte si notano dei segni di fatica inusuali, se non addirittura dei momenti di tensione che non si erano mai visti prima», ha dichiarato il fotografo dell’Afp. Tra l’affaire Benalla, le dimissioni polemiche del suo mentore ed ex ministro dell’Intero Gérard Collomb e la rivolta dei gilet gialli, i colpi subiti da Macron in quello che L’Obs ha definito annus horribilis sono stati troppi. E la stanchezza inizia a essere insostenibile. La questione è stata affrontata più volta da Brigitte, che, secondo quanto rivelato da Closer, sarebbe pronta a esprimersi in un lungo discorso in difesa di suo marito, attraverso un’intervista via radio o su un giornale le cui identità sono ancora sconosciute. Intanto, si assicura che Macron vada a letto presto e non resti attaccato su Telegram con i suoi collaboratori fino a tarda notte, e si impegna affinché i pasti siano sempre equilibrati. Le Monde, nel suo pezzo, riporta inoltre che la vita «a porte chiuse» a cui sarebbe condannato in questi ultimi tempi avrebbe aggravato le cose.

ODIATO
Le cascate di insulti e le urla subite durante i suoi recenti spostamenti nella Francia profonda hanno spinto Macron, un tempo abituato ad andare a contatto con i suoi concittadini, anche con i più ostili, a rinunciarvi. Molti appuntamenti previsti nell’agenda sono stati cancellati uno dopo l’altro in questa ultima parte del 2018, alcuni anche per evitare problemi di sicurezza. Secondo quanto scritto da Le Monde, infatti, il ministero dell’Interno è molto inquieto per l’incolumità di Macron, in seguito alle minacce di morte ricevute di recente, a partire dal progetto di attentato organizzato da un gruppuscolo di ultradestra. Per ridurre al minimo i problemi di ordine pubblico, la coppia Macron non si reca più nemmeno alla brasserie La Rotonde, dove era solita mangiare lontano dagli occhi indiscreti, perché i proprietari riuscivano sempre a trovare un tavolo ben nascosto. Stessa storia per i soggiorni alla Lanterne, la residenza di campagna della presidenza della République situata a pochi passi dal parco di Versailles. Dal 1° dicembre, secondo quanto riportato dal Monde, «Brigitte non ha più superato i limiti del périphérique (la tangenziale che cinge Parigi, ndr)». L’Eliseo è diventato il loro bunker.