il Giornale, 27 dicembre 2018
Il bebé dorme soltanto in auto? Arriva il peluche col rombo
No, non è il dondolio dell’auto a placare il bimbo vivace. Curve prese male, buche improvvise che ti stroncano l’ammortizzatore possono nulla contro l’argento vivo. Anzi. Meglio fa la dolce musica del motore che rilassa il neonato e lo fa dormire. Una questione di emozioni primordiali poichè questo rombo assomiglia molto al suono dell’utero della mamma. Frequenze mediobasse intorno ai 250 hertz che un genio – non c’è altro modo di definire costui – che lavora alla Honda ha immesso in un peluche rosso (il colore preferito dai piccoli) a forma di macchina. Niente entusiasmi, è solo un prototipo. Ma la scorsa settimana a Tokyo la concessionaria Honda è stata presidiata dalla polizia: troppi curiosi.
Formidabili questi (incontentabili) giapponesi. E noi che abbiamo sempre pensato ai loro bimbi come al prototipo del bambolotto buono e silenzioso. Facciamogli conoscere i nostri che ci sarebbe da galoppare oltremodo. Dicevamo di questo genio. Ebbene, ha deciso di confrontare le frequenze emesse dai motori a quelle dei suoni intrauterini. Così ha provato frequenze di 37 diversi motori, compresi vari modelli Civic, Accord e Integra, determinando in ultima analisi che il suono del motore Nsx era il più efficace quando si trattava di far dormire i bambini. E quando il ricercatore ha provato questo suono sui neonati (età compresa tra 6 mesi e 1,5 anni) 11 su 12 sembravano provare conforto in meno di due minuti, mentre sette mostravano una riduzione della frequenza cardiaca. Insomma, funziona. Ci sarebbe una spiegazione scientifica a tutto ciò: il fenomeno è dovuto al fatto che le basse frequenze dei suoni del motore sono paragonabili a quelle che i bambini sentono nell’utero. Da qui l’idea: sviluppare un pupazzo basato su questo concetto. Si chiama «Honda Sound Sitter» e lo slogan parla chiaro: «Invece di portare il bambino in macchina, porta l’auto al bambino».
Dunque, il «suono» dell’utero ha un’effetto sedativo sul neonato. Certo, i suoni uditi nell’utero contengano molte basse frequenze come quella del flusso sanguigno e del battito cardiaco della madre. La Honda cerca di approssimarli il più possibile. Così la casa giapponese ha riprodotto il suono del motore di una Nsx e lo ha «infilato» in un peluche rosso a forma d’auto munito di mini diffusori. I risultati sono stati sorprendenti. È stata poi sviluppata anche un’App con i suoni di tre motori: quello della NSX, della Integra Type R e S2000. Un paio di clic dallo smartphone e il bambino si addormenterà di colpo. «Ho visto il video promozionale per 10 volte di seguito e sto iniziando a addormentarmi pure io, forse ne porterò uno sul mio aereo al Ces (il mitico salone internazionale dell’alta fedeltà) il prossimo mese», commenta un tecnico della Honda.
Ma la Honda non è l’unica azienda automobilistica che sta sviluppando sistemi di rilassamento dei bimbi. Del resto è risaputo che la distanza dall’ambiente familiare può essere un piccolo shock per il neonato. L’anno scorso la Ford aveva mostrato un prototipo di culla che riproduce l’esperienza di un giro in macchina. Riproduce rumori del motore e led che simulano le luci stradali, inoltre genera movimenti simili a quelli percepiti quando si guida in auto. Viva i giapponesi. E viva i loro giocattoli...