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 2018  dicembre 26 Mercoledì calendario

Gli Stati Uniti della Grande Austria

Gli Stati Uniti della Grande Austria (tedesco: Vereinigte Staaten von Groß-Österreich) furono un progetto di riforma radicale dell’Impero austro-ungarico proposto da un gruppo di studiosi vicini all’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este e a sua moglie Sophie Chotek von Chotkowa, di origine ceca, mai realizzato. Questa specifica proposta venne concepita da Aurel Popovici nel 1906.
Mappa linguistica dell’Impero Austro-Ungarico, 1911 Uno dei problemi maggiori che caratterizzava la monarchia duale dell’Austria-Ungheria era la presenza nel territorio dell’Impero di undici diversi gruppi etnici nazionali, dei quali solo due, i tedeschi e gli ungheresi (che assieme costituivano il 44% della popolazione complessiva) godevano di reali poteri di governo. Gli altri nove gruppi (italiani, cechi, polacchi, ruteni, romeni, croati, slovacchi, serbi e sloveni) non godevano di autonomia o di diritti all’autogoverno. Il sistema duale era stato istituzionalizzato dallo zio di Francesco Ferdinando, l’imperatore Francesco Giuseppe nel 1867 con l’Ausgleich, l’unione delle due nazioni dell’Impero d’Austria, a guida tedesca, e del Regno d’Ungheria, a guida magiara. Tuttavia dopo diverse manifestazioni, rivolte ed atti di terrorismo era chiaro che il sistema centrato sul dominio di due sole nazionalità non garantiva stabilità per un Impero così plurietnico e non poteva realisticamente durare in perpetuo.
Francesco Ferdinando aveva intenzione di ridisegnare radicalmente la mappa dell’Austria-Ungheria, creando una serie di stati semiautonomi di matrice etnico-linguistica, che fossero parte di un’ampia confederazione chiamata Stati Uniti della Grande Austria. In base a questo progetto, l’identità nazionale e linguistica era incoraggiata e venivano riequilibrati i diritti e l’esercizio del potere fra le diverse nazionalità. L’idea incontrò però pesanti opposizioni nell’area magiara della monarchia, in quanto prevedeva un deciso ridimensionamento territoriale dell’Ungheria.
Comunque, l’Arciduca venne assassinato a Sarajevo nel 1914, evento che diede origine alla prima guerra mondiale. L’Austria-Ungheria venne sconfitta e smantellata, e sulle sue ceneri vennero creati numerosi stati, mentre diversi territori asburgici vennero ceduti alle potenze vincitrici della Triplice Intesa.
Indice 1 Stati proposti da Aurel Popovici2 Note3 Bibliografia4 Collegamenti esterni Stati proposti da Aurel Popovici Mappa degli Stati Uniti della Grande Austria e principali gruppi etnici nell’Austria-Ungheria. Mappa degli Stati Uniti della Grande Austria secondo la proposta di Popovici, 1906 I seguenti territori dovevano diventare stati federati secondo la proposta di riforma[1]:
Deutsch-Österreich (Austria tedesca, odierne Austria e parte dell’odierna Italia (Alto Adige) e Repubblica Ceca meridionale), di lingua tedescaDeutsch-Böhmen (Boemia tedesca, parte nordoccidentale dell’odierna Repubblica Ceca), di lingua tedescaDeutsch-Mähren (Moravia tedesca, parte nordorientale dell’odierna Repubblica Ceca), di lingua tedescaBöhmen (Boemia, parte meridionale e centrale dell’odierna Repubblica Ceca), di lingua cecaSlowakenland (Slovacchia), di lingua slovaccaWest-Galizien (Galizia occidentale, parte dell’odierna Polonia), di lingua polaccaOst-Galizien (Galizia orientale, parte dell’odierna Ucraina), di lingua ucraina o rutenaUngarn (Ungheria), di lingua magiaraSeklerland (Szeklerland, parte dell’odierna Romania), di lingua magiaraSiebenbürgen (Transilvania, parte dell’odierne Romania e Ungheria), di lingua romenaTrient (Trentino, parte dell’odierna Italia), di lingua italianaTriest (Gorizia, Trieste, parte dell’odierna Italia, e Istria occidentale, tra le due guerre parte dell’Italia, oggi divisa tra Slovenia e Croazia), di lingua italianaKrain (Carniola, corrisponde all’odierna Slovenia, più parti dell’odierna Carinzia austriaca, del Tarvisiano e dell’Oltremura ungherese), di lingua slovenaKroatien (Croazia), di lingua croataWoiwodina (Voivodina, parte dell’odierna Serbia e dell’odierna Croazia), di lingua serbo-croata Inoltre una serie di enclavi, soprattutto di lingua tedesca, in Transilvania orientale e in altri territori avrebbero avuto diritto ad un’autonomia limitata.