Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  dicembre 24 Lunedì calendario

Intelligenza artificiale e populismo ci hanno sorpreso e cambiato

Tra le novità del 2018 un posto di riguardo lo merita «Lovot», che deve il nome all’unione fra «Love» e «Robot», è dotato di intelligenza artificiale ed è stato progettato per «rendere le persone felici». Il segreto dell’orsacchiotto elettronico che vedete in questa foto sono i suoi 50 sensori hi-tech che gli consentono di simulare emozioni umane riuscendo, secondo l’inventore giapponese Kaname Hayashi, «a migliorare il livello personale di comfort perché quando lo abbracci ti senti meglio». Insomma, è una fonte di felicità. I prototipi sono stati creati nell’anno che si chiude e ciò consente di affermare che l’intelligenza artificiale sta per entrare nelle nostre case con una moltitudine di prodotti destinati a cambiare radicalmente come viviamo. 
Assieme alle nuove tecnologie è stato il populismo a invadere nel 2018 gli Stati dell’Occidente, trasformando in particolare l’Europa nel palcoscenico di una protesta contro diseguaglianze, migranti e corruzione che ha modificato il volto politico anche dell’Italia, con le elezioni del 4 marzo, e appare destinata ad essere la protagonista delle elezioni di maggio per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, cuore dell’Unione. La convivenza fra nuove tecnologie e populismo è quanto di più sorprendente riceviamo in eredità, spingendoci a guardare in avanti.