Corriere della Sera, 24 dicembre 2018
Sondaggio: le maggiori preoccupazioni degli italiani
È il timore di una crisi economica la maggiore preoccupazione degli italiani. Oltre la metà (il 55%), rivela il sondaggio sugli atteggiamenti nei confronti della politica globale realizzato da Ipsos per l’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, indica i problemi legati all’economia come la principale minaccia per il nostro Paese, in crescita rispetto allo scorso anno (quando il dato era al 48%).
Se si considera che al terzo posto nei timori degli italiani c’è lo scontro tra Italia e Unione Europea, indicato dall’11% degli intervistati e strettamente legato al tema economico e alla discussione della manovra del governo, è evidente che sono soprattutto le questioni connesse alla tenuta del sistema economico (e il timore di perdere il benessere acquisito) a fare paura.
Scende invece di molto nei pensieri degli italiani l’immigrazione, che pure è al secondo posto: spaventa il 16% degli intervistati (l’anno scorso erano il 23%). In netto calo rispetto al passato è anche il dato relativo al terrorismo come pericolo per l’Italia (dal 12% al 6%). «Dal sondaggio emerge una divaricazione tra il dibattito politico di questi mesi, incentrato in larga parte sull’immigrazione, e le minacce percepite dagli italiani: risale invece il timore per la crisi economica, che per altro è sempre stato al primo posto in questi anni», nota il direttore dell’Ispi Paolo Magri.
Per la prima volta i cambiamenti climatici rappresentano per gli italiani la minaccia più rilevante a livello globale, con un incremento considerevole in termini percentuali, dal 13% dell’anno scorso all’attuale 28%. «Ha sicuramente inciso l’attenzione mediatica sul vertice in Polonia, ma anche – spiega Magri – le diverse emergenze ambientali che hanno colpito l’Italia e il mondo, rendendo concreti e percepibili gli effetti del surriscaldamento globale». Al secondo posto tra i pericoli per la comunità internazionale gli italiani indicano il terrorismo di matrice islamica che però risulta ormai in calo da tempo (nel 2015 era 38%, oggi al 16%). Continuano a preoccupare anche le diseguaglianze nel mondo e la crisi economica, mentre sembrano quasi scomparsi i timori nei confronti della Corea del Nord, seconda minaccia percepita nel 2017, che rimane comunque il Paese più pericoloso al mondo per il 25% degli italiani (l’anno scorso erano il 60%) ma è seguito a stretta distanza dagli Stati Uniti di Donald Trump (per il 19% degli italiani contro l’8% del 2017).
Cambia la percezione degli equilibri europei: il 38% degli italiani è convinto che la Francia sia il Paese più ostile all’Italia in Europa: l’anno scorso lo pensava solo il 13%. Mentre permane l’atteggiamento ambivalente nei confronti della Germania: se il 31% lo giudica il peggior avversario del nostro Paese, c’è un 30% che la considera l’alleato più importante: «Il dato sulla Germania è in linea con quello degli anni scorsi, perché dipende da come la si guarda: viene ritenuta la più ostile per la politica di austerità imposta, la più vicina per le partnership economiche e la solidarietà sui migranti – chiarisce il direttore dell’Ispi Magri —. La percezione di un antagonismo francese dipende invece dalle polemiche su migranti e politiche industriali e dalle diatribe tra il presidente francese Macron e il governo gialloverde, che hanno lasciato il segno nell’opinione pubblica del nostro Paese».
È infine una donna, Samantha Cristoforetti, il personaggio che secondo gli italiani meglio promuove l’immagine del nostro Paese all’estero.