Il Sole 24 Ore, 21 dicembre 2018
A Genova il magnete più potente al mondo. Studierà il cervello
È nato in Italia, a Genova, nella fabbrica di Asg Superconductors, che si trova proprio sotto il troncone Ovest del ponte Morandi (crollato il 14 agosto scorso), il magnete più potente al mondo per lo studio del cervello. Una macchina per la risonanza magnetica, del valore di 13 milioni di euro, che ha l’obiettivo di studiare malattie ancora senza cura come il Parkinson, l’Alzheimer e le demenze, ma sarà capace anche di incidere sulle scienze sociali, ed è stata commissionata all’azienda italiana del gruppo Malacalza dalla clinica universitaria Gil di Gachon in Corea del Sud.
Dopo due anni e mezzo di lavori per realizzarlo, il supermagnete, battezzato “Allegro”, è stato consegnato ai committenti coreani. Una volta arrivato a destinazione ci vorranno altri sei mesi per gli ultimi test e l’avvio definitivo della macchina. Il magnete ultra high field (Uhf) ha una potenza di 11,7 tesla (unità di misura dell’intensità di campo magnetico). Mentre i macchinari di risonanza comuni hanno potenze comprese tra 0,3 e 0,5 tesla e quelli più sofisticati, usati negli ospedali, sono tra gli 1,5 e i 3 tesla. A spiegarlo è l’ad di Asg, Sergio Frattini, il quale ricorda anche che «il magnete pesa 70 tonnellate e misura 3,5 metri. Per realizzarlo sono stati necessari 400 chilometri di cavo superconduttore. Per consegnarlo in tempo abbiamo lavorato anche durante i giorni durissimi del crollo del Morandi. Ed è per ricordare le 43 vittime di quel disastro che la macchina riporta anche il logo “Genova nel cuore”, col simbolo del viadotto caduto».
Asg, con 200 lavoratori e 50 milioni circa di fatturato annuo, è la stessa azienda che ha realizzato i magneti con i quali è stato scoperto il bosone di Higgs al Cern di Ginevra, e che ha costruito il mega magnete per la fusione nucleare destinato al progetto Iter. Ora ha acquisito anche il primato mondiale nella realizzazione di questa macchina per lo studio del cervello. «Abbiamo cercato in diversi Paesi – spiega Woo-Kyung Kim, primario di neurochirurgia alla Gachon university nonché ai vertici del Gil medical center – un’azienda che potesse costruire quanto ci serviva. Alla fine, tra U.k. e Italia abbiamo deciso per l’Italia. In Corea la ricerca è molto concentrata sullo studio del Parkinson, dell’Alzheimer e delle demenze e questa è la macchina che permette di vedere con maggiore chiarezza al mondo il cervello. L’obiettivo è trovare una cura a quelle malattie».
Oltre agli impieghi strettamente medici, il macchinario, afferma Davide Malacalza, che è azionista, col fratello Mattia, di Asg, «è utile a quel filone della neuroscienza che mira a utilizzare questa tecnologia per le scienze sociali. Grazie alla mappatura del cervello, infatti, si potrà capire come pensano gli esseri umani, per quale motivo fanno determinate scelte e si potrà addirittura arrivare a ideare sistemi formativi orientati a misura del sistema cognitivo di una persona». Dopo l’ordine coreano, Asg è in contatto con committenti cinesi che vorrebbero una macchina da 14 tesla. Si tratta di un magnete, dice Malacalza, che «arriverebbe a costare circa 60 milioni».