La Stampa, 20 dicembre 2018
Tutti in coda per i consigli della Ferragni
Capirai ho 1400 persone davanti! Non ce la farò mai» scrive in diretta Alessia su Instagram, dopo essersi collegata immediatamente, martedì alle 16, per acquistare i biglietti per il primissimo corso dedicato alla bellezza organizzato dalla influencer Chiara Ferragni (biografia minima: imprenditrice di moda, moglie del rapper Fedez, madre di Leone, 31 anni e 15,7 milioni di follower su Instagram). Il corso in questione è una masterclass chiamata «Beauty Bites» che durerà circa quattro ore e si terrà il 9 febbraio al teatro Vetra, a Milano, per imparare le dritte su trucco e capelli direttamente dal make up stylist della fondatrice di the Blonde Salad, Manuele Mameli, che firma i suoi instagrammatissimi look beauty, matrimonio compreso.
Per acquistare i biglietti disponibili, in tutto circa 700, si sono precipitate online quasi 37mila persone. Molti però hanno rinunciato scoprendo solo all’ultimo i prezzi: dai 350 euro per il ticket base (che comprende tra le altre cose una borsa con prodotti in regalo, l’accesso al buffet e posti a sedere nel terzo settore del teatro) fino ai 650 di quello Vip, con cui si ha diritto anche a un’ora cheek to cheek con Ferragni e Mameli, con tanto di foto finale. Costi che, trattandosi di un corso professionale, che prevede anche il rilascio di un attestato finale, non sono in assoluto così esagerati, ma certo non per tutti. Per dire, il truccatore Mario (Dedivanovic) di Kim Kardashian e di molte altre dive - si scopre dai commenti lasciati su @beautybites, account dell’evento con quasi 45mila follower - per una masterclass si fa pagare fino a mille dollari.
Tra i tanti delusi c’è chi, invece, i biglietti li ha trovati. «Un amico ha regalato a me e a mia sorella quelli Regular da 350 euro. Si è collegato al link appena lo hanno pubblicato ed era 2029o in lista di attesa», mi spiega Serena, 27 anni, che lavora nella ricezione alberghiera. «Peccato che viviamo a Catania e a venire a Milano come faccio? Io seguo Chiara su Instagram, la stimo per il suo successo. Ho vissuto per lavoro a Dubai e anche lì, le ragazze che avevano le sue scarpe non si contavano. Però non sono una grande appassionata di make-up quindi la masterclass mi interessa relativamente. E poi io non sono tanto il tipo. Quando Chiara si è sposata a Noto, qui da Catania un sacco di amici sono andati in trasferta solo per vederla. Ma è giusto così, io non penso male di nessuno. Anche se 350 euro per un biglietto è una certa somma, 400 sono la pensione di mia nonna!».
L’esercito di aspiranti partecipanti al corso è solo un’altra ennesima conferma dell’enorme capacità comunicativa della Ferragni che non è più solo una influencer (come un Matteo Salvini qualsiasi) che promuove prodotti su Instagram, ma una vera e propria popstar, che, tanto per dire, ha il doppio di seguaci sui social del marito cantante. Meglio per lei, visto che secondo molti, Fat Jew (10 milioni e mezzo di follower) per primo, «l’era degli influencer sta per finire». Lo dice in un documentario appena atterrato su Netfflix, The American Meme, dedicato alla fama conquistata sui social. E intanto anche le pioniere della specie, le Khardashian, iniziano a perdere colpi. Gli ascolti del loro show Keeping Up With the Kardashians, che ha debuttato nel 2007 (quando l’iphone esisteva solo da pochi mesi) sono tragicamente crollati. E dopo 11 anni di attenzione morbosa per la loro vita, forse a nessuno interessa più tanto di loro.