Libero, 20 dicembre 2018
Il marchio Trussardi passa a un fondo italiano
Anche la maison Trussardi passa di mano, ma a differenza di altre griffe resterà in Italia. La famiglia, infatti, è in trattative avanzate per cedere il controllo al fondo Quattro R i cui principali finanziatori sono Cdp, Inail, Inarcassa e Cassa Forense affiancati dal management. Cinquanta milioni L’operazione è in dirittura d’arrivo e l’annuncio potrebbe arrivare prima della fine dell’anno. Lo schema prevede un investimento di 50 milioni da parte del fondo per acquisire l’80% del capitale. La famiglia farebbe un passo indietro ma garantirebbe lo sviluppo della casa del levriero. Tutto dipende dall’atteggiamento delle sei banche che a marzo hanno erogato un prestito di 51 milioni. Il pool è composto da Bnl, Unicredit, Intesa, Ubi Banca, Banco Bpm, Mps. I creditori dovranno valutare l’offerta di Quattro R che, per statuto, interviene nella aziende le cui difficoltà nascono da crisi temporanee di liquidità. A guidarlo è Andrea Morante tornato a fare il banchiere d’affari dopo una puntata nel made in Italy di lusso (Pomellato e Sergio Rossi). Quattro R ha già in portafoglio Fagioli (logistica e trasporti) e sta chiudendo l’acquisizione della Ceramicche Richetti. Con l’acquisto di Trussardi farebbe un salto di qualità sia di business sia di giro d’affari. La maison fattura 154 milioni e ha un margine operativo ancora leggermente negativo che rappresentano l’ultima eredità degli anni difficili. La famiglia ha sottoscritto un aumento di capitale di cinque milioni per non interrompere il percorso di risanamento. Ora però ha deciso di passare la mano per dare all’azienda un nuovo impulso, soprattutto a livello internazionale.
ROBERTO CAVALLI
La trattativa è condotta dall’amministratore delegato Tomaso Trussardi che, insieme alle sorelle Gaia e Beatrice, controlla Finos, la cassaforte di famiglia. L’azienda, sotto la direzione generale di Massimo Dell’Acqua (per oltre 11 anni managing director e braccio destro di Antonio Percassi) punta nel 2019 su un rilancio ulteriore: fra i fattori di sviluppo ci sono l’accelerazione del canale di vendita retail, con nuove aperture in Italia e all’estero, in particoilare Russia e in Asia (in particolare in Cina). Ad agosto è diventata inoltre operativa la joint venture con il gruppo giapponese Yagi Tsusho. Sul tavolo ci sono poi il potenziamento dell’e-commerce e il posizionamento nell’area del contemporary luxury. Ma i movimenti nel mondo della moda bergamasca non si fermano qui. Le voci parlano di imminenti novità anche per Roberto Cavalli. La maison fa capo al fondo Clessidra il cui principale azionista è la famiglia Pesenti che, lasciato il cemento, si occupa ora di finanza. L’acquirente più accreditato è il gruppo che fa capo a Renzo Rosso.