il Giornale, 20 dicembre 2018
Peso, igiene e termometro: i segreti per concepire
Sarà pur vero che la componente destino gioca un ruolo fondamentale, ma mettiamoci in testa che concepire un bambino non è una fatalità. Non sempre. Soprattutto dopo i 35 anni. In base ai dati più aggiornati, una coppia su quattro ha problemi di infertilità, dovuti principalmente a diabete, disfunzioni della tiroide o mal funzionamento dell’ipofisi.
Tuttavia, patologie a parte, ci sono alcuni accorgimenti da prendere per non compromettere la possibilità di diventare genitori. A cominciare da controlli regolari dal ginecologo e dall’andrologo fin dall’adolescenza per prevenire o curare correttamente – e per tempo – le infiammazioni o prevenire le malattie a trasmissione sessuale che possono mettere a rischio i livelli di fertilità. Tra queste un’infezione molto diffusa è clamidia che, se trascurata, può provocare problemi soprattutto alle donne: può infatti estendersi all’utero e alle tube di Falloppio causando una malattia Infiammatoria pelvica con conseguenti dolori al basso ventre, infertilità e possibili gravidanze extrauterine. Il problema è che spesso i primi controlli sulla fertilità o meno vengono fatti in tarda età, quando diventa molto più difficile risolverli.
OCCHIO ALLA BILANCIA
Un elemento da non sottovalutare mai è il peso corporeo, sia in eccesso sia in difetto. «L’obesità e l’eccessiva magrezza causano il 6% dei casi di infertilità – spiega Alessandro Bulfoni, responsabile di Ginecologia e ostetricia all’Humanitas – Il troppo peso crea disfunzioni nel ciclo mestruale e nell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Per di più aumenta la produzione di androgeni ed estrogeni e altera l’ovulazione. Le donne sovrappeso ricorrono spesso alla procreazione medicalmente assistita ma per loro il rischio di aborto è attorno al 25% delle possibilità. L’obesità è un problema anche nell’uomo perché peggiora la qualità del liquido seminale e crea disfunzioni sessuali».
Anche il fumo causa danni permanenti alle ovaie. Inoltre la nicotina e le altre sostanze tossiche contenute nelle sigarette interferiscono con la produzione di estrogeni, cioè gli ormoni che regolano l’ovulazione. Negli uomini il fumo riduce le performance sessuali. E se a molti sembra solo un luogo comune, i medici chiariscono: una sola sigaretta riduce per due-tre ore il flusso arterioso del pene de 30% e del 70% la produzione di monossido di azoto, la molecola che fa scattare l’erezione. Anche la concentrazione degli spermatozoi risulta più diradata nei fumatori accaniti.
PIÙ IGIENE
Secondo una ricerca australiana del 2011 una cattiva igiene orale può rendere più difficile concepire, allungando di due mesi il tempo necessario. I risultati dello studio indicano infatti che non lavarsi i denti è sintomo di una più generale carenza di igiene, che può abbassare la fertilità. Inoltre, le donne con problemi a concepire, sembrano soffrire più delle altre di sanguinamento delle gengive e infiammazioni del cavo orale.
Sembra strano ma, come dimostrato dalla Boston university, anche le bibite gassate possono influire sul calo della fertilità. Così come i livelli di stress. Quando la tensione e i ritmi di vita sono troppo frenetici, l’ovulazione ne può risentire in modo significativo. E anche l’esercizio fisico va fatto con intelligenza, senza strafare: più di 4 ore di allenamenti rigorosi la settimana abbassano del 42% la possibilità di concepire. Detto questo, il movimento è assolutamente consigliato. Secondo uno studio della Columbia University, il 6% di donne con problemi di fertilità sono celiache. Il glutine sarebbe responsabile della formazione di anticorpi che bloccano anche la crescita della placenta.
I GIORNI GIUSTI
Ci sono poi degli accorgimenti da prendere per scegliere il momento giusto in cui concepire. Senza nulla togliere alla spontaneità del rapporto di coppia, magari è bene fare due calcoli. Soprattutto se si considera che, in condizioni di perfetta salute, per ogni ciclo c’è solo il 25% di possibilità che l’embrione si impianti nell’utero. Quindi è bene individuare i giorni dell’ovulazione che, di norma, avviene 14 giorni prima del ciclo mestruale. Come fare? Basta calcolare il numero di giorni del proprio ciclo mestruale (che siano 28 o 35) e sottrarre 14. Il periodo fertile dura circa una settimana e inizia da circa 5-7 giorni prima dell’ovulazione fino a 24 ore dopo che questa ha avuto luogo.
Per capire quando è il momento, un’indicazione fondamentale arriva dalla temperatura basale, misurata a riposo e appena sveglie. Il metodo a dir la verità è un po’ complicato e bisogna fare le misurazioni ogni giorno. Il periodo dell’ovulazione sarà indicato da un abbassamento e da un successivo rialzo dei gradi sul termometro.
Chi è alla ricerca di un figlio, può portarsi avanti e cominciare ad assumere acido folico per diminuire il rischio di malformazioni del tubo neurale e prevenire patologie del bambino come la schiena bifida. I medici consigliano inoltre di seguire una dieta alimentare sana e ricca di frutta, verdura e olio extra vergine di oliva e povera di grassi saturi.
La vitamina B12 negli uomini migliora la motilità e la quantità di spermatozoi, lo zinco che garantisce buoni livelli di testosterone e migliora la qualità del liquido seminale. Gli antiossidanti, in particolare la vitamina E, riducono i radicali liberi e aumentano il benessere generale di tutto l’organismo e delle ovaie. Inoltre secondo degli studi recenti le vitamine C e E sono correlate con la produzione di ovociti di buona qualità e con il buon esito di una gravidanza.