La Stampa, 20 dicembre 2018
Seimila seicento migranti morti sulla strada per raggiugnere la Libia
La stima dei migranti morti negli ultimi cinque anni in Africa sulle strade per raggiungere la Libia, attraverso il deserto del Sahara, il Niger e il Sudan è di 6.600 persone. Lo rileva l’Oim che riferisce come questi dati siano frutto di ricerche, deposizioni e testimonianze oculari riferite da chi questi drammi li ha vissuti. Solo quest’anno le morti registrate nel continente africano sono state 1.386. Ma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni sostiene che questi dati sono solo la punta dell’iceberg e il numero dei morti è sottostimato. Non avendo accesso a vie legali per migrare chi si mette in cammino lasciando il suo Paese è esposto a rischi indicibili, ai trafficanti di esseri umani, alle violenze. Le principali cause di morte tra i migranti in Africa, secondo quanto riportato dai migranti che hanno attraversato il continente, sono la fame, la disidratazione, le violenze fisiche, le malattie la mancanza di accesso alle medicine. Tenendo conto che nel 2018 sono stati in totale 3.400 i migranti e i rifugiati che hanno perso la vita, Antonio Vitorino, direttore generale dell’Oim ha dichiarato: «Queste cifre ci fanno vergognare».
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La stima dei migranti morti negli ultimi cinque anni in Africa sulle strade per raggiungere la Libia, attraverso il deserto del Sahara, il Niger e il Sudan è di 6.600 persone. Lo rileva l’Oim che riferisce come questi dati siano frutto di ricerche, deposizioni e testimonianze oculari riferite da chi questi drammi li ha vissuti. Solo quest’anno le morti registrate nel continente africano sono state 1.386. Ma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni sostiene che questi dati sono solo la punta dell’iceberg e il numero dei morti è sottostimato. Non avendo accesso a vie legali per migrare chi si mette in cammino lasciando il suo Paese è esposto a rischi indicibili, ai trafficanti di esseri umani, alle violenze. Le principali cause di morte tra i migranti in Africa, secondo quanto riportato dai migranti che hanno attraversato il continente, sono la fame, la disidratazione, le violenze fisiche, le malattie la mancanza di accesso alle medicine. Tenendo conto che nel 2018 sono stati in totale 3.400 i migranti e i rifugiati che hanno perso la vita, Antonio Vitorino, direttore generale dell’Oim ha dichiarato: «Queste cifre ci fanno vergognare».