La Stampa, 20 dicembre 2018
I buoni al cinema sono più cattivi dei cattivi
I buoni non sono buoni come sembrano: a volte sono più cattivi dei cattivi, almeno al cinema. L’associazione dei pediatri americani è così preoccupata da avere lanciato un appello alla sua conferenza nazionale, invitando i genitori a non magnificare troppo ai figli le imprese dei coraggiosi supereroi che grazie ai loro poteri speciali proteggono dai malvagi la gente comune.
In uno studio che ha preso in esame i film usciti nel 2015 e 2016, alcuni ricercatori del Penn State College of Medicine hanno scoperto che gli atti di violenza dei supereroi sono di gran lunga più numerosi di quelli dei loro antagonisti. I buoni malmenano, uccidono, torturano o distruggono per una media di 23 volte all’ora, contro le sole 18 dei cattivi. I maschi sono ovviamente più violenti e colpiscono i nemici 34 volte ogni 60 minuti, mentre le femmine lo fanno solo 7 volte.
Tra il 2015 e il 2016, gli anni della ricerca, sono usciti tra gli altri Batman V Superman, X Men-Apocalisse, Avengers, Ant Man, I Fantastici Quattro e Captain America: Civil War. Lottare per il trionfo del bene è una gran fatica, e i supereroi di questi film hanno dovuto combattere a mani nude per 1.021 volte, si sono serviti di un’arma letale per 659, hanno distrutto 199 proprietà, assassinato 168 persone e compiuto 144 atti di bullismo, intimidazione e tortura. I cattivi, si sa, non hanno coraggio e dunque si battono meno a mani nude, solo 599 volte. Torturano e compiono atti di bullismo più spesso (237 volte), ma assassinano meno persone (solo 93), usano meno armi letali (604) e distruggono anche meno proprietà (191).
In fondo non c’è nulla di nuovo rispetto ai vecchi eroi del passato, anche John Wayne uccideva più indiani di quanti cowboy morissero nelle sparatorie. Nei film di 007, James Bond elimina ogni volta un numero impressionante di nemici a fronte di perdite limitate nel suo campo, e poco prima della fine fa quasi sempre esplodere le proprietà del cattivo. È proprio ciò che il pubblico vuole, ma quando assistono a rese dei conti di questo tipo, i bambini che cosa pensano e come reagiscono?
Come dice il dottor Robert Olympia, uno degli autori della ricerca, i bambini e gli adolescenti credono che i supereroi siano bravi ragazzi e possono essere molto influenzati dalla loro predisposizione ad assumere rischi e ad avere atteggiamenti violenti. Non bisognerebbe dunque mai fare vedere a un bambino un film o una serie tv senza spiegare che la violenza non è la soluzione ai problemi, anche quando a esercitarla sono i buoni contro i malvagi. Concetti sempre più difficili da spiegare in un’epoca in cui il supereroe più cattivo dei cattivi va molto di moda, al cinema come nella politica.