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 2018  dicembre 19 Mercoledì calendario

Troppi incidenti a Venezia, test anti droga e alcol per i gondolieri

Dopo la proposta di sottoporre gli studenti di tutte le scuole del Veneto ai test antidroga, che già sta facendo discutere, intanto si comincia con i gondolieri. Se ne parlava già da qualche tempo, soprattutto quando nell’agosto 2013 in un incidente in Canal Grande, un turista tedesco perse la vita. Il gondoliere, che traghettava la famiglia del turista, risultò positivo al test anti droga. Qui scattarono le polemiche e nel 2014, ventitré gondolieri, di loro iniziativa, decisero di sottoporsi ai controlli «per dimostrare che la loro è una categoria pulita». A maggio scorso poi, l’uscita del bando per sostituti gondolieri emesso dal comune di Venezia, prevedeva, infatti, anche i test antidroga e contro l’abuso di alcol. Chi avesse voluto candidarsi o diventare sostituto gondoliere, avrebbe dovuto superare una prova preliminare di voga sulla gondola all’Arsenale, una sessione teorica di sessanta ore, una sessione pratica di dieci ore di lezioni di voga a poppa di una gondola sotto la guida di un gondoliere e avrebbe dovuto esibire il certificato di una sana e robusta costituzione, oltre all’attestazione di esperti nuotatori.
Ma non basta. Oltre a questo, infatti, avrebbe dovuto sottoporsi anche alle analisi tossicologiche su un campione di capelli e alle analisi del dosaggio ematico per rilevare un eventuale abuso alcolico. Insomma in sostanza test antidroga e anti alcol per tutti i gondolieri o sostituti, che vogliano ricevere l’idoneità fisica al lavoro. I sostituti gondolieri o quelli che sostituiscono i colleghi titolari in ferie o in malattia, in realtà, dopo le prove e gli esami dell’ultimo bando, hanno già fatto i test antidroga, consegnando come prova l’esito di quegli esami che attestano che la persona non consuma alcun tipo di sostanza stupefacente e anche da molto tempo.
Ma il Comune di Venezia oltre alle normali analisi delle urine e del sangue, pretende di più, chiedendo anche il test del capello o dei peli pubici. Nelle urine, infatti alcune sostanze spariscono dopo poco tempo. Nel capello invece no. Il capello è più «traditore» o più «fedele», dipende dai punti di vista, perché dai capelli si può anche risalire al quando e per quanto tempo una persona abbia fatto uso di sostanze. E non è finita, perché per l’idoneità fisica è richiesto anche il campione delle analisi sul fegato, per capire se il candidato abusa o meno di alcol. La certificazione di idoneità dura due anni. Insomma tutti avvisati. E nessuno potrà più sgarrare.
E non vale nemmeno più il fatto che i gondolieri, in quanto lavoratori individuali, non possano essere sottoposti a eventuali direttive del Comune. Perché, in sostanza, fanno sapere dal Comune, i gondolieri traghettano persone e visto che svolgono un’attività che presenta rischi per l’incolumità di terzi, devono sottoporsi a degli specifici accertamenti. I test antidroga appunto. E – aggiungono – non stanno facendo altro che applicare il nuovo codice del diporto.