Libero, 19 dicembre 2018
Nicole Minetti dal bunga bunga alle creme dimagranti
La pelle a buccia d’arancia ha una nuova nemica: Nicole Minetti. Niente poco di meno che. L’ex consigliere regionale cambia vita. Un’altra volta. E annuncia la sua linea di creme anticellulite. Come Wanna Marchi. Ma con le dovute distinzioni. L’imbonitrice bolognese aveva cominciato negli anni Ottanta, su Tele A, vendendo impacchi a base di alghe per curare i culi ciccioni delle sciure di mezza Italia. Poi, siccome gli inestetismi persistevano, era passata a proporre gli amuleti del mago do Nascimiento. E finì malissimo. Condanne per truffa aggravata e associazione a delinquere per lei, il santone brasiliano e la figlia Stefania. Nicole, invece, assicura di non vendere tarocchi. Ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram e ha presentato la linea Body Sculpt by Nicole. «Negli anni ho provato di tutto», confessa l’ex showgirl di Colorado, «integratori, vitamine, creme anticellulite, ma non ero mai soddisfatta. Allora ho pensato: perché non fare una linea tutta mia?». Eccola: si tratta di comprare due prodotti e di allenarsi 3-4 volte a settimana seguendo una mini guida di esercizi focalizzati su addome, glutei e gambe. «Il risultato è assicurato», giura la Minetti. Cliccando sul suo sito, si possono ordinare i flaconi. Si tratta di un “bruciagrassi” per la pancia a base di garcinia cambogia, caffè verde, mango. E di una cremina per rassodare cosce e glutei fatta con ananas, zenzero e finocchio marino. Costo complessivo, 89 euro. Un filo esoso. Ai tempi, con centomila lire, Wanna Marchi ti dava tre confezioni urlando «d’accordoooo!».
IL TRAINO DEL WEB Ma la spesa vale l’impresa. Minetti, storica nemica dei “culi flaccidi”, promette alle ragazze che la seguono su Instagram – in realtà, tra i suoi 300mila follower prevalgono i maschietti allupati – chiappe di travertino. Pubblica video tutoriali come faceva Jane Fonda negli Ottanta: «Fate 30 skater (saltelli laterali, ndr), 15 donkey kicks (letteralmente “calci d’asino”, ndr) e 100 salti con la corda». Ogni post si conclude con l’emoticon della pesca che, nella simbologia dei social, è la metafora di un sedere sodo. A trentatre anni, Nicole ha chiuso drasticamente ogni connessione con il passato. L’unico collegamento con le “cene eleganti” resta lo strascico giudiziario. A maggio in Appello le è stata confermata la condanna per favoreggiamento della prostituzione: due anni e dieci mesi. Il suo avvocato difensore ha provato a giocare la carta a sorpresa citando il caso del dj Fabo: «L’allora consigliere regionale del Popolo della Libertà non favorì la prostituzione, ma aiutò delle ragazze che sceglievano autonomamente di fare sesso a pagamento» con l’ex presidente del Consiglio, un po’ come aveva fatto Marco Cappato accompagnando un malato grave oltre confine per l’eutanasia. La tesi non ha convinto i giudici. Nonostante i processi, l’ex igienista dentale di Berlusconi non se la passa male, obiettivamente. Vive tra Ibiza, New York, Dubai e Punta del Este, a seconda dell’alternarsi delle stagioni. Cioè, per lei non è mai inverno. È legata sentimentalmente all’imprenditore Giuseppe Cipriani, che ha una catena di ristoranti di lusso in giro per il mondo. Ed è proprio lì che Nicole si è inventata la sua seconda attività, la dj.
IN GIRO PER IL MONDO Negli ultimi anni si è diffusa questa moda delle djette, le disc jockey donne. In molti casi si è trattato di cubiste scese dal cubo e salite in console. Però non è il caso della Minetti. Ha imparato a usare i Pioneer Cdj 2000, i fader e i controlli del mixer e anche la selezione musicale che propone, prevalentemente House, è credibile. Prima suonava solo nei locali del fidanzato. Poi ha iniziato a farlo anche in altri club in giro per il mondo, sempre come warm up dj, cioè quello che apre la serata prima che arrivino in console gli ospiti più importanti, ma meglio di niente. È stata in Uruguay, a Dubai, a New York, a Mosca. Nome d’arte, Nicole M.