Il Messaggero, 17 dicembre 2018
I fantasti di Eduardo de Filippo all’Argentina
Carolina Rosi è una donna che ogni mattina si alza, si veste e si dice: cosa posso fare io oggi per onorare la vita di quelli che non ci sono più? Nell’arco di un solo anno, il fatidico 2015, perde il padre, Francesco Rosi, il marito Luca De Filippo, colpito da un male incurabile a soli 67 anni, e la zia Mariuccia Mandelli, in arte Krizia. Il dolore avrebbe potuto eclissarne ogni capacità di resistenza. Carolina però capisce presto che è prendendosi cura di ciò che resta, dell’immenso lascito intellettuale e umano consegnatole dagli amori della sua vita, che può trovare anche la sua cura.
LA COMPAGNIA
Senza trascurare il suo lavoro attoriale, si assume direttamente la responsabilità di capocomico e impresario della Compagnia Luca De Filippo. Ed è così che nasce “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo, nella versione diretta da Marco Tullio Giordana: da domani al Teatro Argentina. «In un solo anno, ho perso gli uomini più importanti della mia vita. Avevo bisogno di trovare altri punti di riferimento, maestri da cui continuare a imparare», racconta Carolina Rosi, che compirà 53 anni il 26 dicembre. «È un progetto che avrei dovuto fare con Luca, che adorava quest’opera del padre. Parlando con Marco Tullio Giordana, ho scoperto che anche lui amava moltissimo “Questi fantasmi”, un testo che contiene in sé dei sentimenti, dei valori, comprensibili nel dopoguerra come oggi». Gianfelice Imparato interpreta il protagonista Pasquale Lojacono, presentato da Eduardo come «anima in pena», un uomo ridotto in miseria, costretto dalla vita ad accettare la presenza di ambigui fantasmi per dare una casa e un’apparenza di vita benestante all’amata moglie Maria, «anima persa» incarnata qui dalla stessa Rosi.
LE OMBRE «È una meravigliosa storia d’amore. Pasquale arriva ad accettare la presenza di un amante della moglie per tenere con sé la donna che ama. Attraverso la sua storia, capiamo qualcosa di più del doppio che c’è in ognuno di noi», continua l’attrice. «I fantasmi di Eduardo sono le nostre ombre, i nostri dubbi, le nostre paure. Anche il personaggio di Maria diventa centrale in questa messinscena, perché Marco Tullio Giordana ha avuto l’idea registica di mettere più in luce l’universo femminile, senza toccare il testo. È come se ci fosse un primo piano costante sul volto di questa donna, con l’intento di mettere a fuoco le sue reazioni emotive più sottili».
LA CASA
Da un anno, Carolina Rosi ha lasciato l’appartamento con cui viveva con Luca per tornare nella casa paterna in cui è cresciuta, a Trinità dei Monti. «È stato un gesto importante per me. Il tempo che passa, e il lavoro quotidiano che faccio per tenere tutto in piedi, mi aiutano ad affrontare la solitudine. Con i figli di Luca siamo molto legati. Prima avevo un cane, adesso ne ho cinque. Ma è ancora molto difficile accettare la mancanza. Ogni tanto alzo gli occhi al cielo e chiedo: Perché, perché mi avete mollato?».