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 2018  dicembre 15 Sabato calendario

Il Bundestag vara l’introduzione del «diverso sesso» all’anagrafe

In Germania il terzo sesso è legge. Il Bundestag ha approvato la proposta del governo, giunta dopo una sentenza del 2017 della Corte Costituzionale, di riconoscere alle persone cosiddette «intersessuali» il diritto a non essere identificati né come maschi né come femmine.
Sulle carte d’identità comparirà un nuovo termine per indicare il terzo sesso, ossia «divers», diverso. La nuova normativa «consentirà alle persone che nascono con caratteristiche che non possono essere attribuite alle tipiche definizioni di maschile e femminile – si legge nel testo della legge – di essere registrate con un termine positivo come suggerito dalla sentenza dell’alta Corte di Karlsruhe». La Corte Costituzionaletedesca ha seguito anche le indicazioni dell’Alto rappresentante dei diritti umani dell’Onu, che chiede di non discriminare una persona perché non ha caratteristiche sessuali chiaramente maschili o femminili.
Secondo i media tedeschi in tutto il mondo ci sono almeno 30 milioni di persone «intersessuali». In Germania sono circa 80mila. Nel 2013 una persona «intersessuale» aveva fatto ricorso per farsi riconoscere come «diversa». Inizialmente era stato stabilito il diritto a non essere registrato come maschio o femmina, ma lasciando la casella bianca. La decisione non accontentò la persona che aveva presentato ricorso sostenuta anche dall’associazione «Dritte Option», «Terza opzione». Dopo un lungo iter il ricorso è giunto fino alla Corte Costituzionale che a fine 2017 ha stabilito con una sentenza il principiosecondo cui «l’attribuzione a un sesso è estremamente importante per la definizione di un’identità individuale». Nei mesi successivi è stata formulata una proposta di legge, approvata dal Bundestag nella tarda serata di giovedì.
Non mancano le critiche alla nuova legge perché molti dei sostenitori ritengono che ci sarà completa uguaglianza solo quando il terzo sesso sarà aperto a tutti. Secondo l’opposizione e alcuni rappresentanti del Consiglio etico del Bundestag questa legge dovrebbe essere migliorata proprio per evitare derive e incomprensioni. La Germania è il primo Paese in Europa ad introdurre una legge su questa materia. L’opportunità che verrà data a queste persone in Germania esiste già nelle legislazioni di Australia, Nuova Zelanda, India e Nepal.