Libero, 15 dicembre 2018
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Biografia di Hedy Lamarr
Tre mariti, un numero imprecisato di amanti e un «vizietto» particolare: andava matta per gli incontri al buio con partner sconosciuti. Fra le Grandi Amanti, Hedy Lamarr, l’attrice viennese famosa per il primo nudo integrale nella storia del cinema (Estasi, 1933), merita un posto a sé. Le spetta per le occasioni perdute, prima fra tutte quella di essere sposata da Gianni Agnelli, impazzito per lei e rinsavito solo all’ultimo momento. Soprattutto, però, il posto privilegiato le spetta per la sua incredibile genialità. È infatti in gran parte merito suo, scienziata e inventrice di primo rango, se oggi tutto il mondo comunica con il telefonino e i suoi sempre più complessi derivati. Davvero incredibile: da Grande Amante a precorritrice della telefonia mobile, vincitrice di premi internazionali e ammirata dai colleghi scienziati. Ecco la sua storia. Hedwig Eva Maria Kiesler era nata nel 1914 a Vienna da un direttore di banca e da una pianista di Budapest, entrambi di origini ebraiche. Dotata di una straordinaria intelligenza, a dieci anni già parlava quattro lingue, suonava il piano ed eccelleva in tutte le materie scientifiche. Nel 1931 però, a 17 anni appena compiuti, rinunciò agli studi scientifici per dedicarsi interamente alla recitazione. Era stato Max Reinhardt, celebre drammaturgo e produttore teatrale tedesco, a portarla con sé a Berlino e ad assegnarle parti minori in un paio di film. Hedwig voleva però bruciare le tappe e nel 1932 esultò quando il regista cecoslovacco Gustav Machaty la scelse come protagonista del film Estasi. La pellicola fece scandalo e fu censurata perché, come sappiamo, conteneva un nudo integrale dell’attrice, il primo nella storia del cinema. «Non avevo ancora compiuto 19 anni», ha scritto Hedwig, «quando un uomo molto potente, il mercante d’armi austriaco Friedrich Mandl, mi chiese di sposarlo.
PAZZA GELOSIA
Era geloso alla follia. Rastrellò tutte le copie (o quasi) di Estasi e fece di tutto per farmi lasciare il cinema. Mandl era amico di Mussolini e riforniva Italia e Germania di armi e munizioni. Non confessò mai a nessuno di avere dato una copia di Estasi al potente amico italiano, facendo violenza alla sua gelosia in nome degli affari». L’episodio è stato confermato in un libro da Romano, il figlio più giovane di Mussolini, che ricordava Estasi tra le pellicole conservate nella sala cinematografica privata di Villa Torlonia a Roma, la residenza della sua famiglia. Nel 1937 Hedwig non ne poteva più di Mandl «perché – come ha scritto – lui mi faceva seguire giorno e notte e avrebbe voluto segregarmi in casa. A un certo punto era quasi riuscito nel suo intento così che fui costretta, durante una festa da ballo da lui organizzata per me, a travestirmi da cameriera e a riprendermi la mia libertà». Hedwig scappa a Parigi. Poco dopo riesce ad avere il divorzio da Mandl e, tornata libera, si fidanza con Louis B. Mayer, fondatore della celebre casa di produzione Metro Goldwin Mayer. Con lui parte per Los Angeles decisa a diventare una star di Hollywood. Piace a tutti. Charlie Chaplin le suggerisce il nome d’arte di Hedy Lamarr. Anche nella Mecca del cinema circolano copie di Estasi, e al proposito c’è una divertente curiosità che la stessa Hedy Lamarr ha rivelato nell’autobiografia scritta nel 1966. Prima di proseguire, torniamo però a Gianni Agnelli e al suo colpo di fulmine per Hedy. L’Avvocato, al tempo della love-story con lei, aveva 31 anni. Dopo averla vista nella famosa scena di Estasi, non aveva avuto dubbi: era lei la donna più bella del mondo. E quando Hedy venne a Roma in vacanza la sua convinzione si rafforzò. Erano gli anni della «Hollywood sul Tevere» e a Cinecittà lei era impegnata nel film L’amante di Paride. L’Avvocato fu ammesso sul set e rimase letteralmente folgorato. «Avevo 39 anni, otto più di Gianni», ha confidato Hedy a un amico austriaco, aggiungendo: «Lui era esattamente il tipo di uomo che avevo sempre cercato. Era lui che avrei dovuto sposare, ma quello che mi disse ebbe per me l’effetto di un pugno di Tyson nello stomaco: “A novembre sposo una nobildonna italiana, Marella Caracciolo di Castagneto”». Tra le follie di Hedy spiccavano le seduzioni per scommessa di ricchi imprenditori e celebrità. Una di queste era Wolf Albach Retty, il futuro padre di Romy Schneider; un’altra lo scrittore Henry Miller che poi avrebbe sposato Marilyn Monroe. Hedy Lamarr aveva anche una seconda vita, di cui solo carte e documenti pubblicati di recente danno un’idea completa. Ha scritto un suo biografo, Edoardo Segantini: «Nell’estate 1940 Hedy conobbe un geniale musicista di nome George Antheil, ex bambino prodigio e amico di grandi personaggi come Picasso, Dalì e Hemingway. Fra l’altro, l’eclettico Antheil aveva studiato medicina e scritto un saggio circa l’influenza delle ghiandole sul comportamento dei criminali. Incuriosita, Hedy gli pose un sacco di domande, la più inattesa delle quali fu questa: “Come posso aumentare i miei seni?”».
LA DIAGNOSI
Antheil osservò con attenzione il suo busto, che era molto prosperoso, e così si pronunciò: «È il caratteristico seno post-pituitario, ossia appartenente a una donna dalla sessualità esuberante che tende alla ninfomania». Da lì a poco Antheil e Hedy Lamarr andarono a vivere insieme, e fin qui non ci sarebbe nulla di straordinario. Ciò che invece è sorprendente è il fatto che l’attrice, appassionatasi alle armi e alle questioni belliche quando era la moglie di Fritz Mandl, si dedicò con Antheil allo studio di un rivoluzionario progetto che richiamò su di lei nientemeno che l’attenzione della Cia. Di che cosa si trattava? Hedy aveva messo a punto un sofisticatissimo sistema per radiocomandare i siluri dei sommergibili, fino ad allora molto spesso imprecisi. Grazie al suo studio, tuttora attuale, i siluri centrarono sempre i loro bersagli. C’è molto di più. Dagli studi bellici di Hedy ha preso avvio la tecnologia della moderna telefonia mobile. Aggiungiamo che alla memoria dell’attrice morta nel 2000 a 87 anni, è stato conferito un premio dalla prestigiosa Electronic Foundation di Washington. Con questa motivazione: «La sua geniale invenzione, impiegata e sviluppata in tempi di pace per rendere la comunicazione accessibile a tutti, ha fatto di lei una benefattrice dell’umanità». Convinta di non potere avere figli, per molti anni Hedy soffrì, trovando la serenità solo dopo che ebbe adottato un bimbo. Poi inaspettatamente, dall’ultimo marito, l’attore John Loder, ebbe altri due figli. C’è da dire che fino all’ultimo non smise di stupire chi la avvicinava. A chi le domandava quanti uomini avesse avuto nella sua vita, rispondeva: «Non ricordo bene? Forse, fra mariti e amanti, sono stati una quarantina, perché ho sempre peccato molto allegramente».