la Repubblica, 15 dicembre 2018
Le gaffe economiche di Di Maio
(…) Ma la sua inesperienza, dovuta anche all’età, non lo ferma. E la prudenza non è una delle virtù di Di Maio. Si butta nella mischia e come va, va. «Posso fare delle gaffe, ma non le faccio apposta». La più vistosa fu quella sullo spread (quando avevano deciso di fregarsene, poi ci hanno ripensato). «Che male c’è se sale? Tanto lo pagheremo tra 10 anni». Fu un gigantesco equivoco sul differenziale tra titoli tedeschi e italiani che si valuta su emissioni decennali, ma purtroppo pesa nelle tasche molto prima. (…)