ItaliaOggi, 14 dicembre 2018
Assistiti dal comune di Nantes. Lo Stato non paga per gli immigrati
In Francia, il sindaco di Nantes, Johanna Rolland, non ha nessuna intenzione di pagare 4,2 milioni di euro per 698 migranti sudanesi e eritrei, perlopiù, che da questa estate sono in città, occupando una piazza pubblica. Ha intenzione di spedire il conto allo Stato perché, dice, che per la legge francese è lo Stato che si deve occupare del problema dell’asilo che riguarda l’80% delle persone che la città ha accolto. Una antifona indirizzata al primo ministro, Edouard Philippe. La risposta del premier non si è fatta attendere ed è stata ferma nel dire che lo Stato non pagherà, come ha rivelato Le Figaro.Il primo ministro ha motivato la sua opposizione dal momento che, ha sostenuto, la presa in carico dei migranti è stata una libera scelta del comune di Nantes. E che il pagamento di alcune spese da parte dello Stato sarebbe contestabile come quelle per i pasti degli immigrati che non si giustificano per i richiedenti asilo che, se tali davvero, beneficiano già dell’assegnazione specifica (Ada) che mira proprio a coprire queste spese, ha scritto il premier nella lettera di risposta al sindaco di Nantes, e anticipata da Le Figaro.
Oltre al finanziamento delle misure urgenti per l’ospitalità dei migranti, il comune di Nantes si è incaricato anche, per solidarietà, delle spese per l’accompagnamento degli immigrati assicurato dalle associazioni, delle spese per il vestiario e per il funzionamento dei locali oltre che dei pasti. Anche perché «non sarà più tollerata nessuna occupazione selvaggia dello spazio pubblico», ha dichiarato la sindaco di Nantes a Le Figaro, prima di avviare una impressionante operazione di sgombero di 70 immigrati accampati sotto un cavalcavia.