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 2018  dicembre 14 Venerdì calendario

L’impotenza è un guaio ma può salvare la vita

La disfunzione erettile che insorge improvvisa e sine causa, e che persiste per oltre un mese, non va più interpretata come una disgraziata limitazione della sessualità o come una catastrofica condanna, perché è stato accertato che l’impotenza è una importante spia della salute maschile, in quanto evidenzia in anticipo il pericolo di un infarto, ed è un sintomo specifico associato ad un aumento del rischio di morte per questa patologia cardiaca. Leggere notizie del genere non è certamente confortante e può far sobbalzare i lettori, e lungi da me l’intenzione di riportare informazioni allarmistiche, ma questo è quanto emerge da un accurato e serio studio scientifico condotto all’Università degli Studi di Padova, nel dipartimento di Endocrinologia e Andrologia, e pubblicato su una rivista medica del settore, che rivela un’indagine durata 10 anni, la quale ha permesso di verificare con certezza che questa patologia maschile molto spesso predice rischi di problemi cardiaci ed è di conseguenza predittiva di una attesa di vita inferiore. Gli esiti della ricerca, eseguita su trecento maschi tra i 35 ed i 65 anni, realizzata mediante analisi ematologiche e con eco-color-doppler penieno (Pcdu), mostrano chiaramente che i pazienti con patologie delle arterie cavernose del pene, quali l’aumentato spessore delle pareti, o la presenza di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni dei genitali, sono sempre accompagnate da segni di compromissione vascolare generalizzata, soprattutto a livello delle arterie femorali, carotidee e coronariche, cosa che comporta inevitabilmente un aumento del rischio di incorrere in future patologie di natura cardiovascolare, innalzando fino a sei volte la probabilità di infarto ed ictus di questi pazienti rispetto ai soggetti sani.

LO STUDIO
Nello studio sono stati riportati ad esempio i casi dei decessi maschili avvenuti per infarto del miocardio durante rapporti sessuali, e tutti i soggetti, esaminati post-mortem, risultavano affetti dalla patologia aterosclerotica vascolare sistemica, peniena inclusa, e tutti avevano avuto problematiche di disfunzione erettile, per la quale facevano regolare uso dei farmaci specifici. L’annuncio e la diffusione pubblica di questa notizia clinico-scientifica, sono stati comunicati in tutto il Veneto in occasione della presentazione del progetto Marroni Solidali, una offerta giocata sull’ironia, non so fino a che punto percepita, che comprende una serie di iniziative, happening e attività di sensibilizzazione in tutta la regione messa in campo a novembre, il mese delle castagne, per sensibilizzare appunto gli uomini sulla prevenzione medica, visto che si curano e si controllano molto meno delle donne, e raramente si fanno visitare i “marroni”. La reticenza dei maschi nel rivolgersi al medico infatti, si acutizza notoriamente nel momento in cui viene coinvolta la sfera sessuale, e la maggioranza degli uomini in casi deficitari come questi, ricorre sempre più frequentemente alle “cure fai da te”, assumendo i noti farmaci per la disfunzione erettile spesso senza conoscerne gli effetti collaterali, e la maggior parte di questi individui risultano inconsapevoli della presenza frequente, concomitante e significativa di una patologia sottostante, in particolare quella concernente il sistema cardiovascolare. Questo il motivo della campagna di prevenzione veneta Marroni Solidali, attuata in questo periodo, e che proseguirà per tutto l’autunno e l’inverno, la quale insiste su una ironica allusione per richiamare seriamente l’attenzione sulla salute sessuale e cardiaca maschile, a quanto pare strettamente collegate.

MALATTIE SESSUALI
Durante questi eventi verranno fornite tutte le informazioni corrette sulle malattie sessualmente trasmissibili, sulle tecniche di prevenzione del contagio, sulle conseguenze sull’apparato riproduttivo maschile e femminile dal punto di vista infettivo, e soprattutto si avrà l’opportunità di prenotare una visita andrologica gratuita, la quale, se verificasse la presenza di disfunzione erettile, sarebbe approfondita ed ampliata con una valutazione cardiologica. L’impotenza quindi è una condizione niente affatto rara ed anche costosa, in termini economici e psicologici, per tutti gli uomini a qualunque età della vita, ma oggi sappiamo che essa svolge un ruolo centrale nella segnalazione di problematiche cardiache e cerebrali, patologie per le quali può essere il sintomo predittivo o rivelatore. A vent’anni dal primo via libera alla pillola dell’amore, il famoso Viagra, che ha rivoluzionato i trattamenti contro la disfunzione erettile maschile, e che in rete, con i suoi similari, ha un giro d’affari stimato in 6-8 miliardi di euro all’anno, oggi compare sulla scena internazionale questo piccolo studio scientifico italiano, inoppugnabile nelle sue teorie verificate e certificate, che ne scoraggia l’assunzione prima di una accurata visita cardiologica e vascolare, dimostrando che l’impotenza non va sempre curata, bensì anche “ascoltata”, in quanto si è rivelata un sintomo precoce e prezioso di imminenti patologie che possono spegnere all’improvviso non solo la vita sessuale del pene, ma anche e soprattutto quella cardiaca dell’uomo.