il Fatto Quotidiano, 13 dicembre 2018
La Rai censura lo stupro nell’Amica geniale
Un taglio di pochi secondi, che però c’è stato. La Rai ha mandato in onda una versione edulcorata della scena di violenza sessuale all’interno de L’amica geniale, la fiction che sta andando in onda con enorme successo su Rai1, tratta dai romanzi di Elena Ferrante dove si narrano le vicende delle due ragazzine napoletane Lina e Lenù.
Due sere fa, durante l’episodio L’isola, è andata in onda la scena dove Lenù subisce una violenza sessuale da parte dell’ex vicino di casa, il ferroviere Donato Sarratore. E proprio in questa scena avviene il taglio rispetto alla versione integrale trasmessa dalla pay tv americana Hbo e da quella italiana Tim vision.
Confrontando le due versioni, quella integrale e quella tagliata, la seconda risulta più soft. Ma la Rai spiega che il taglio è stato minimo: “È stato effettuato un taglio di 1 secondo e mezzo, ovvero di un frame, nel punto più scabroso della scena, operazione che non ha cambiato nel modo più assoluto il senso complessivo della scena stessa”, fanno sapere da Viale Mazzini. Secondo la Rai, dunque, “non si può assolutamente parlare di censura, ma di un piccolo accorgimento del tutto giustificato visto che la serie va in onda in prima serata, parte in fascia protetta (che va dalle 20.30 alle 22.30, ndr) e, oltretutto, viene vista da un pubblico molto variegato tra cui anche molti adolescenti”. Insomma, si è preferito evitare di mandare in onda integralmente una scena che avrebbe potuto non essere gradita al grande pubblico della prima serata di Rai1.
Tra l’altro, come spiegano gli addetti ai lavori, una decisione del genere non si prende all’ultimo istante, ma al momento della decisione sulla programmazione. Prima della messa in onda, infatti, una serie tv viene visionata nella sua interezza dalla direzione di Raifiction e della rete (Rai1) ed eventuali tagli si possono decidere solo con il benestare della casa di produzione e del regista, che in questo caso sono Wildside, Fandango e Saverio Costanzo. Nonostante il taglio, le puntate di martedì hanno fatto il botto con il 28,7% di share per un totale di 6 milioni e 700 mila telespettatori, stravincendo la prima serata. Ora si attendono le ultime due puntate, martedì prossimo, ma gli ottimi ascolti hanno fatto decidere per la realizzazione di una seconda stagione, con nuovi episodi tratti dal secondo romanzo di Elena Ferrante, Storia del nuovo cognome.
“Queste cose non sono nuove”, racconta una fonte che preferisce restare anonima, “se un programma va in prima serata e raggiunge un grande pubblico, in Rai a volte si può decidere qualche piccolo accorgimento: accade per i film come per le serie tv. Non c’è da sorprendersi se succede per un prodotto che si presentava come la fiction dell’anno, su cui c’erano grandi aspettative”.
In questi giorni, intanto, in Rai si discute anche di un altro episodio. Ad accusare la tv pubblica di censura questa volta è Vladimir Luxuria, che avrebbe dovuto essere ospite nel programma Alla Lavagna, su Rai3, per parlare di omofobia e bullismo a una classe di ragazzi. “Ho appena saputo che il programma per la seconda volta è stato spostato: non so quando e se andrà in onda. Forse in questo periodo certi temi sono troppo scomodi persino per Rai3?”, si è chiesta Luxuria su Twitter. “Quella e altre puntate sono state spostate per ragioni di palinsesto e andranno in onda sulla stessa rete a gennaio”, la risposta di Viale Mazzini.