il Fatto Quotidiano, 11 dicembre 2018
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Biografia di Laura Castelli
(…) Altro talento fulgido pare essere Laura Castelli, sottosegretaria all’Economia. Nel suo passato si trovano “battute” su olio di ricino e giornalisti “cancro da estirpare” (vamos). Ciclicamente la Castelli va a Otto e mezzo e ogni volta regala argomenti ai tanti detrattori dei 5Stelle. Si presume che, quando la vede in tivù, il primo a bestemmiare sia proprio Di Maio. Il Corriere della Sera ha riassunto perfidamente così il suo curriculum: “Laura Castelli, 32 anni, oggi sottosegretaria all’Economia, vanta un diploma in ragioneria e una laurea triennale in Economia aziendale. Esperienze lavorative? Qualche mese in un centro di assistenza fiscale, oltre alle domeniche passate come steward allo stadio di Torino”. No-Tav convinta e proveniente dalla sinistra radicale o sedicente tale, è stata eletta deputata nel 2013 e poi ancora nel 2018. Per un po’ si è parlato di lei come ministro delle Infrastrutture, quindi è finita all’Economia come sottosegretaria. Nella precedente legislatura fece sognare le masse quando, a domanda diretta su cosa avrebbe votato in caso di referendum sull’euro, rispose che “non si dice cosa si vota”. Bella mossa. Come pure rispondere a Padoan “Questo lo dice lei!”, dopo che l’ex ministro aveva semplicemente affermato da Vespa che se lo spread schizza i mutui prima o poi ne risentono per forza. Chissà: se la Castelli avesse incontrato Galileo, gli avrebbe forse gridato “Questo lo dice lei!” di fronte alle sue strane teorie su Terra e Sole. Sempre da Lilli Gruber, pochi giorni fa, Laura Castelli ha tragicamente balbettato sul caso “tessere già in stampa” relative al reddito di cittadinanza. Chi credeva che fosse quello il grado massimo di masochismo politico-mediatico, si è però dovuto ricredere. Parlando a Radio Capital, la Castelli ha consigliato a chi si lamentava dei costi della Panda 1200 di comprarsi la Panda 1000. Quasi come una novella Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena. Altra bella mossa. Piccoli particolari aggiuntivi: la Panda 1000 non esiste e la Panda 900 (il modello più simile a quello evocato dal sottosegretario) costa più della 1200. Quando si dice sbagliare tutto. E continuare a farlo.