Libero, 8 dicembre 2018
Travaglio censura la vignetta di Vauro
Vietato criticare il Movimento Cinque Stelle. Vauro Senesi, da parecchi anni vignettista del Fatto Quotidiano, è uscito allo scoperto. Ieri nel tardo pomeriggio ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il disegno satirico che aveva preparato per l’edizione odierna del giornale. «Ecco la vignetta che sarebbe dovuta uscire su Il Fatto di domani sabato 8 dicembre ma che il direttore Marco Travaglio ha deciso di non pubblicare». Nel disegno si vede un frastornato ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli indeciso se schierarsi a favore o contro la Tav. Alla fine, tra il ?sì? e il ?no?, l’esponente grillino campione di gaffe (forse lo batte solo il sottosegretario pentastellato Laura Castelli) nell’illustrazione si schiera a sostegno dei ?Boh Tav?, dei quali indossa una maglietta. E cosa c’è di tanto scandaloso? Niente. Anche perché nel curriculum di Vauro ci sono attacchi di una ferocia inaudita a politici di centrodestra, Berlusconi e Salvini su tutti, e quelli non ci risulta che siano mai stati stoppati. Stavolta di mezzo però non c’erano le olgettine, i migranti o i campi rom. No. La vignetta non se la prendeva con Forza Italia o con la Lega. Questa volta Vauro si è permesso di tirare in mezzo un ministro grillino, peraltro uno di quelli che suscita grande ilarità già per conto proprio, e dunque, pare di capire dall’uscita del vignettista, c’è stata la ferma intenzione di stoppare tutto. Oggi è il giorno della manifestazione romana della Lega con pullman che si riverseranno carichi di militanti nella capitale da tutta Italia. Ma oggi è anche il giorno in cui a Torino scendono in piazza gli oppositori della Tav, l’alta velocità odiata da tanti vip, dai radical chic, dai cantanti anti-salviniani e naturalmente dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle, i quali però non sanno più come fare dietrofront sull’opera per non tradire anni di promesse rivolte ai propri elettori, e dunque per prendere tempo continuano a menarla con le analisi costi-benefici. E allora Marco Travaglio, che da sempre si dichiara un duro e puro al di sopra delle parti e un cavaliere senza macchia del giornalismo, forse deve aver pensato che non era il caso di far uscire proprio nel giorno della protesta contro l’alta velocità una vignetta che prendeva per i fondelli Toninelli. Non possiamo sapere con certezza come sono andate le cose né, nel momento in cui scriviamo, se alla fine Travaglio ci ha ripensato. Ci risulta difficile però pensare che Vauro si sia inventato tutto di sana pianta.