Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  dicembre 07 Venerdì calendario

Diritto & Rovescio

Certo che Luigi Di Maio è proprio uno fuori tempo nel continuare a insistere contro la realizzazione del traforo del Frejus e, in genere, delle grandi opere infrastrutturali. Il pentastellato vicepresidente del consiglio dice infatti: «Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica della grandi infrastrutture e si concentrerà invece sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più sarà facile per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili». Poi, prosegue dicendo, come se niente fosse, che «considera dannose iniziative come la Torino-Lione. Per me è quasi peggio: non sono dannose, sono inutili. Sono semplicemente soldi impiegati male». A questo punto però mi accorgo di aver pasticciato con i ritagli. Quelle che avete letto non sono parole di Di Maio ma dichiarazioni pubbliche di Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze e si stava scaldando i muscoli per diventare segretario del Pd.