Corriere della Sera, 6 dicembre 2018
Polunin, il danzatore ucraino con il volto di Putin tatuato sul petto
«Credo che i popoli debbano vivere uniti» con un sorriso imbarazzato il ballerino ucraino Sergei Polunin risponde al ciclone seguito ai suoi ultimi post, foto e video caricati sui social e inneggianti al presidente russo Vladimir Putin, proprio nei giorni in cui la tensione tra Russia e Ucraina è alta per il sequestro di tre navi militari di Kiev nel Mar Nero.«Ora ho tre passaporti: uno ucraino, uno serbo e uno russo», afferma il ballerino a Milano in questi giorni per la presentazione del calendario Pirelli (dove ha posato nudo con Laetitia Casta) e del suo nuovo spettacolo Sacré ispirato al leggendario Vaslav Nijinskj che lo vedrà in scena al milanese Arcimboldi il 10 dicembre. La sterzata di Polunin verso la Russia era iniziata già in settembre, quando in un video dalla piazza Rossa di Mosca scriveva di voler unire Inghilterra, Russia e Ucraina, mentre il 20 novembre, giorno del suo ventinovesimo compleanno, postava ringraziamenti per gli auguri ricevuti da Putin sottolineati dal commento che il Presidente russo viene «trattato in modo poco gentile» dai media in alcune parti del mondo e dall’affermazione «non è facile essere forte e scegliere la luce». Dopo poche ore, ecco la foto in cui il bad boy della danza, noto per scandali e colpi di testa, abbassa con una mano tatuata lo scollo della maglia nera per mostrare sul petto un tatuaggio fresco che raffigura il volto di Putin, accompagnato dall’apprezzamento verso «Vladimir e chiunque si batta per il bene». La reazione del web non è stata tenera: da sarcastici «Lascia che le madri dei nostri soldati cantino un’ode a te» a critiche pungenti.