la Repubblica, 5 dicembre 2018
La fuga della principessa di Dubai pianificata per 7 anni
È il 2011, Latifa legge sui giornali il nome di Hervé Jaubert, un ex ufficiale della marina francese ed ex agente dei servizi della République che anni prima era riuscito a scappare da Dubai, e decide di contattarlo. Con l’aiuto dell’uomo, di una insegnante finlandese di capoeira e di un equipaggio filippino, la principessa di Dubai, figlia del potente emiro degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Rashid al Maktoum, pianifica per sette anni la sua fuga. Fino a febbraio, quando riesce ad attraversare il confine con l’Oman e a raggiungere via mare lo yacht dove Jaubert la stava aspettando.In un documentario che andrà in onda domani, la Bbc ricostruisce l’incredibile storia della principessa 32enne, che ha cercato per anni il modo di liberarsi dalla “prigione d’oro” in cui era nata ed era stata costretta a vivere, come ha raccontato alle persone che l’hanno aiutata a scappare.Di Latifa non si hanno più notizie da febbraio, quando è stata rintracciata dalle forze di sicurezza emiratine inviate da suo padre sullo yacht al largo delle coste indiane e riportata a Dubai. Human Rights Watch ha chiesto più volte notizie sulla sua sorte, senza ottenere risposte. In un video che avrebbe dovuto essere pubblicato solo se il piano di fuga fosse fallito, Latifa avvertiva che se l’avessero rintracciata per lei ci sarebbero state punizioni severe. «Se state guardando questo video non è una cosa bella, o sono morta o sono in una situazione molto, molto brutta», dice nella registrazione.