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 2018  dicembre 04 Martedì calendario

Gli americani ora ci insegnano a fare la cacca

Democratica e inevitabile come la morte, la cacca ha perso le caratteristiche che l’hanno resa volgare e disgustosa e oggi, anzi da tempo, fa tendenza. Gli americani, affascinati dai misteri del corridoio che porta al bagno, hanno scoperto di aver sempre defecato nel modo sbagliato: il merito è tutto dello Squatty Potty, un semplice sgabellino in plastica bianca alto 18 centimetri che si può comprare on line al prezzo di 24,99 dollari, su cui appoggiare i piedi mentre si è impegnati nell’atto dell’evacuazione, e che, con una curvatura che permette di incastrarlo perfettamente alla base del water, negli Stati Uniti spopola. In questa posizione, sostengono i creatori dello sgabellino, ovvero con le ginocchia che salgono un pelo sopra l’altezza dei fianchi, il colon si distende perfettamente e la materia fecale trova un percorso senza ostacoli, dall’intestino al cesso. Niente più gonfiori né stitichezza, né tantomeno quella tensione che a lungo andare causa le poco amabili emorroidi.

CLIENTI FAMOSI
Lo squatty ha molti apostoli illustri: dalla star della serie tv Breaking Bad, Bryan Cranston, che l’ha regalato alla moglie per il loro 27esimo anniversario di matrimonio con il biglietto: «Prometto di donarti la cacca migliore della tua vita: perché l’evacuazione è amore», al presentatore di uno dei talk show più seguiti degli States, Jimmy Kimmel, fino al campione di basket Stephen Curry, che ha confessato di aver messo uno Squatty Potty in ogni bagno di casa sua: «Quando l’ho provato è stato incredibile: mi sono sentito vuoto, puro» (Curry è supera il metro e novanta: immaginatelo). Da quando l’azienda che lo produce è nata, nel 2011, ne sono stati venduti oltre 5 milioni di pezzi, e solo quest’anno, da gennaio a novembre, l’incasso è già 33 milioni di dollari. Ci sono riusciti, a trasformare la merda in oro. Le menti di questo business? Un devoto mormone, Judy Edwards, e suo figlio Bobby, racconta il quotidiano inglese The Guardian, che nel 2010 hanno cominciato a produrre gli sgabelli nel loro garage: classico sogno americano. Le vendite però, raccontano, erano lente: abitano a St George, nello Utah, un posto circondato dal deserto e dove il 70 per cento della popolazione è mormone. Di certo, non il tipo di gente che parla con nonchalance della propria cacca. Il primo boom di vendite è stato nel 2011: ne parlò un blogger vegano fissato con gli alimenti biologici e la paleodieta (quel regime alimentare intende riproporre un ipotetico tipo di alimentazione che avrebbe caratterizzato le popolazioni umane vissute nel periodo precedente l’introduzione dell’agricoltura). Sosteneva di aver finalmente potuto riprodurre la posizione con cui gli uomini primitivi si liberavano delle loro emissioni corporee. Ma la consacrazione dello sgabello è arrivata nell’ottobre 2015, con la prima pubblicità dell’azienda (a tre anni di distanza, ha raggiunto 35 milioni di visualizzazioni): nel video si vede un unicorno disegnato a cartone animato, con gli zoccoli appoggiati su uno Squatty Potty, mentre dall’ano esce del gelato color arcobaleno. L’unicorno deposita una porzione di gelato su ogni cono che passa sotto di lui, mentre un principe azzurro vestito come uno dei tre moschettieri dice: «Qui è da dove viene il vostro gelato: è la cacca cremosa di un unicorno magico. Pulita, fresca e soffice, direttamente dal suo sfintere» e mentre pronuncia «sfintere» lecca la crema multicolore. «Sapete invece chi fa schifo a fare la cacca?», prosegue il principe, «Voi!». E inizia la descrizione scientifica, ricca di particolari, sul perché defechiamo nel modo sbagliato: la posizione che assumiamo quando ci sediamo sul water («Sul vostro trono di porcellana», dice il principe) fa sì che si formi un angolo che blocca la fuoriuscita del prodotto. «Se invece userete lo Squatty Potty la vostra cacca scenderà più veloce del volo di Pegaso e il vostro colon sarà aperto e pronto per la battaglia». Non solo: se, in media, le vostre sedute sono di 130 secondi, con il magico appoggia piedi ve la caverete in meno di un minuto. «Si tratta di meccanica di base», spiega Bobby Edwards, «è semplicemente il modo in cui la facevamo migliaia di anni fa».

DÀ DIPENDENZA
Questo aggeggio funziona talmente bene che chi l’ha provato giura di non poterne più fare a meno: «Devo dirvelo, vi rovinerà la vita», scrive un utente sul forum del sito web dell’azienda, «Non posso fare la cacca da nessun’altra parte se non a casa mia, con il mio Squatty. Quando mi tocca al lavoro, sono sempre insoddisfatto». I clienti sono talmente contenti e concordi che Edwards li ha soprannominati ?gli evangelisti?: «Ne parlano a cena», racconta, «ne parlano appena possono, assicurano che gli ha cambiato la vita». E, effettivamente, la quantità di imitazioni che già sono spuntate è il segnale del suo successo. Non solo: la clinica statunitense Mayo sta conducendo uno studio per capire se effettivamente lo Squatty Potty possa alleviare la stitichezza cronica, che affligge 50 milioni di americani. Tutto questo potrà sembrare sordido, ma nessun essere vivente vi si può sottrarre, di cagata si tratta.