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 2018  dicembre 04 Martedì calendario

L’università di Soros lascia l’Ungheria: «Cacciati da Orban, andiamo a Vienna»

BUDAPEST «La Ceu è stata espulsa. Un’istituzione americana è stata cacciata da un paese che è alleato della Nato. Un’istituzione europea è stata estromessa da un paese membro dell’Ue», ha detto Michael Ignatieff, presidente della Ceu, in una dichiarazione pubblicata sul sito dell’ateneo. La Ceu è l’università fondata nella sua terra natale dal finanziere ungherese George Soros. Un centro di formazione di alto livello, accreditato negli Stati Uniti e in Ungheria, che accoglie 1.200 studenti tra master e PhD in materie umanistiche, scienze sociali, giurisprudenza, finanza. 
IL CONFLITTOIl trasferimento in Austria arriva dopo i contrasti con il governo del premier Viktor Orban, che ha varato norme apparentemente finalizzate ad ostacolare l’attività dell’università. Orban, come è noto, ha ripetutamente accusato Soros di implementare un’agenda con l’obiettivo di favorire il massiccio ingresso di migranti islamici in Europa. La Ceu, a partire da settembre 2019, a Vienna varerà attività accademica in grado di garantire un’istruzione adeguata agli standard americani. 
Il campus di Budapest continuerà a funzionare come ateneo ungherese «fino a quando sarà possibile», ha chiarito Ignatieff. «Negli ultimi 20 mesi – ha aggiunto – la Ceu ha compiuto tutti i passi necessari per adeguarsi alle leggi ungheresi ma il governo ha chiarito che non ha intenzione» di garantire le operazioni a lungo termine dell’università a Budapest. «Il governo ha compiuto un’ingiustizia nei confronti dei propri cittadini, centinaia di ungheresi che lavorano e studiano alla Ceu, migliaia di studenti ungheresi e le loro famiglie». Le donazioni di Soros hanno contribuito a formare tante generazioni di svedesi, e per paradosso tra i beneficiati c’è proprio Orban: all’età di 27 anni il futuro premier ricevette una borsa di studio dalla Open Society Foundation – organismo creato dal finanziere all’epoca della guerra fredda per crare un ponte tra l’Occidente e i paesi sovietici – e grazie a questa borsa ebbe la possibilità di studiare a Oxford.