La Stampa, 4 dicembre 2018
Bestemmia in pubblico, multato di 100 euro
Un’imprecazione eccessiva, sfuggita in un momento di tensione ma in mezzo ai bambini all’entrata a scuola, è costata a un automobilista 40enne la prima multa per aver bestemmiato in pubblico. Non è un ritorno al Medioevo, quando certe affermazioni potevano portare al rogo, ma la pattuglia della polizia municipale di Albisola neppure poteva far finta di nulla di fronte a una voce così potente, per giunta proprio davanti al polo scolastico e mentre centinaia di bambini stavano entrando in classe. Tutto è iniziato con un semplice invito a spostare l’auto, lasciata in mezzo alla strada nel momento caotico in cui i genitori depositano i pargoli, se possibile, con le ruote fin dentro alla scuola. Quando una vigilessa ha chiesto all’uomo di portare l’auto più avanti in modo da liberare la strada e le strisce pedonali, l’automobilista che stava facendo scendere i figli ha risposto con una plateale bestemmia. «Purtroppo a volte capita di perdere la pazienza – spiega il comandante della polizia municipale albisolese, Bruno Calcagno - Noi cerchiamo sempre di calmare la persona che abbiamo di fronte e di fare in modo che si possa ragionare. Però in quella situazione, avendo a che fare con un uomo che ad alta voce ha lanciato una palese bestemmia, e per di più davanti ai bambini, gli agenti hanno seguito la legge».
Reato depenalizzato
Poiché il reato di blasfemia è stato depenalizzato una decina di anni fa, agli agenti non è rimasto che estrarre il blocchetto delle contravvenzioni e iniziare a scrivere. L’automobilista ha così schivato una denuncia penale, che sarebbe stato il provvedimento applicabile fino al 1999, ma si è visto consegnare un verbale da 100 euro. Le normative, che hanno depenalizzato la bestemmia prevista dall’articolo 724 del Codice penale, hanno introdotto una sanzione amministrativa per «invettive o parole oltraggiose contro la Divinità» che può variare da un minimo di 51 euro a un massimo di 309 euro. «Ci sono momenti della giornata in cui gli utenti sono particolarmente “predisposti” – aggiunge Calcagno - a volte però si esagera. In questo caso, poi, la persona multata era proprio davanti alla scuola. Noi applichiamo la legge e non dobbiamo giudicare, ma diciamo che obiettivamente non è stato un bell’esempio». L’episodio, anche per il volume e la tonalità della voce dell’uomo, non è passato inosservato. E alcuni genitori hanno mostrato espressioni di disapprovazione nei confronti dell’uomo.