Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  dicembre 04 Martedì calendario

Ananas: da 400 mila a 1,1 mln di tonnellate

Gli europei ormai mangiano l’ananas tutto l’anno. Il Vecchio Continente metterà a segno nel 2018 il record di vendite di questo frutto tropicale che supererà la soglia di 1,1 milioni di tonnellate. Una cifra enorme se si pensa che solo 15 anni fa si importavano 400 mila tonnellate.Questo frutto esotico è un globetrotter, come l’ha definito Le Monde, con la sua scorza dura viaggia nelle stive delle navi oppure nei conteiner, ma anche in aereo, in prima classe per i palati raffinati. Ma più questa coltura si è industrializzata e più i flussi si sono razionalizzati. Il Costa Rica è diventata la porta girevole dell’ananas. Questo paese rappresenta il 90% delle importazioni europee. Un primato da vertigine.
L’ananas in Costa Rica è simbolo di una rivoluzione della varietà. È lontano il tempo in cui era sinonimo di varietà Cayenne e di origine della Costa d’Avorio. L’americana Del Monde, società che ha industrailizzato la coltura, ha sviluppato l’Extra Sweet. l’extra dolce. È l’hamburger dell’ananas con un gusto molto dolce, ha detto a Le Monde, Denis Loeillet du Cirad, il centro internazionale di ricerche agronomiche per lo sviluppo. Comunque, il Costa Rica, la formula uno dell’ananas, come è stato definito, conosce regolari uscite di pista. Di fronte all’avanzata delle richieste di ananas i prezzi si destabilizzano e si innesca la catena di perdita del valore con un rischio di danni sociali per i coltivatori costaricani. La prossima è imminente.