La Lettura, 2 dicembre 2018
Il cinepanettone? Scritto è anche meglio
Chi l’ha detto che il cinepanettone è morto? Tutt’altro, forse fa perfino proseliti. Jeff Kinney, inventore di Greg Heffley, detto la Schiappa, uno dei personaggi più amati al mondo (e non solo dai coetanei teenager), ha scelto una classica location da cinepanettone per la nuova avventura del suo eroe. Siamo tra le palme e i bungalow dell’Isla de Corales dove Greg e la sua famiglia sono venuti a passare le vacanze di Natale. All’Isla, i genitori della Schiappa trascorsero la luna di miele e hanno romanticamente pensato di rivivere l’esperienza con l’irrequieta prole al seguito. Situazione più cinepanettonica di questa è difficile da immaginare. Ovviamente, come vogliono le regole del genere, tutto va a rotoli. A cominciare dalla partenza: aereo in folle ritardo (tutto il mondo è Belpaese); hostess che pretende il sovrapprezzo bagagli; delirio (anzi «DELIRIO», come scrive Greg) ai controlli di sicurezza. Succede, tra l’altro, che agli Heffley tocchi la fila per le famiglie, la più lenta. E qui la Schiappa si lascia andare a una riflessione che fa intravedere il giovane Leopardi nascosto nel suo petto, così come in quello di ogni adolescente: «Tutte le volte che si aggiunge la parola “famiglia” a qualcosa, le cose peggiorano. So di che parlo, credetemi. Ne ho visti parecchi di ristoranti per famiglie». A complicare le cose, il viaggio verso l’Isla de Corales è il battesimo del volo per Greg. Fifonissimo com’è, ha il terrore che l’aereo precipiti. Gli accade di peggio: la Schiappa si ritrova un bebè frignante per vicino di posto. Come in ogni cinepanettone che si rispetti, c’è anche la storia d’amore tra ragazzi. Rodrick, il fratello maggiore di Greg, fa il filo a una tipa con un piercing al labbro che, in una delle tante gag del libro, si impiglia nella rete del beach volley. Cosa dire alla fine? Che gli Heffley confermano anche durante le vacanze di Natale tutto il buono che sul loro conto dicono, da dodici anni, duecento milioni di lettori.