Il Messaggero, 2 dicembre 2018
In Vaticano arriva lo sportello che aiuta le coppie in crisi
La parrocchia del Papa che fa capo alla piccola chiesetta di Sant’Anna, un edificio settecentesco quasi nascosto dai grandi cancelli sul confine tra l’Italia e il Vaticano, ha appena inaugurato uno sportello per le coppie che stanno scoppiando. Crisi matrimoniali, separazioni, liti sulla gestione dei figli, periodi bui nel rapporto tra marito e moglie, violenze domestiche. La consulenza gratuita che viene offerta al pubblico è una iniziativa che fa capo ad un gruppo di laici (avvocatesse e psicologhe) e a un giudice della Rota ormai in pensione, monsignor Americo Ciani. L’obiettivo è aiutare chi si trova nei guai. In questi giorni sono stati diffusi i primi annunci. Qualche volantino, un indirizzario email per fare un po’ di pubblicità all’iniziativa anche se in questi casi funziona il passaparola, su consiglio di qualche amico. Con la certezza di trovare, per chi si avvicina e chiede una mano, non solo una consulenza «sul sacro vincolo del matrimonio canonico» ma anche un parere tecnico, nel caso servisse, «in ambito civile e penale».
Trovarsi nel bel mezzo di una tempesta matrimoniale non è mai un’esperienza semplice da sostenere, sia da un punto di vista psicologico che da un punto di vista giuridico. Monsignor Ciani ha voluto mettere a disposizione la sua esperienza rotale sulla base del percorso che Papa Francesco ha aperto con due documenti, Amoris Laetitia e, successivamente, la riforma procedurale Mitis Iudex Dominus Iesus con la quale è stato accorciato il percorso di scioglimento del vincolo, abbassando anche radicalmente i costi (con sommo dispiacere per gli avvocati rotali). A Sant’Anna spiegano che una parte importante del lavoro è affidata alla mediazione familiare, il primo approccio da affrontare in caso di coppie in crisi, con o senza figli, cercando di fluidificare la comunicazione tra i coniugi, visto che spesso le relazioni sono ridotte all’osso, sono conflittuali e financo violente. Rabbia, delusione, vendetta, rappresaglie si mescolano al dolore di un progetto comune che si sbriciola sotto gli occhi di tutti. Dirsi addio non è mai facile ed è meglio farlo senza provocare danni collaterali e traumi irreparabili ai bambini.
La mediazione che a Sant’Anna viene effettuata cerca prima di tutto di misurare lo spazio per una eventuale ricomposizione. Qualora dovesse risultare assente allora si procede «a trovare accordi che portino allo scioglimento del legame di coppia nel rispetto reciproco e soprattutto dei figli, salvaguardando e garantendo il legame genitorial».