Ansa, 30 novembre 2018
Venezuela, Maduro aumenta del 150% il salario minimo
CARACAS – Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro ha annunciato un nuovo aumento del 150% a partire dal 1° dicembre del salario minimo, che passerà da 1.800 a 4.500 bolivar. L’aumento, ha sottolineato Maduro, risponde a un fattore di “correzione” che si applica dopo 100 giorni dall’attivazione del piano di ripresa economica, con il quale sostiene di voler superare la crisi presente nel paese sudamericano. Inoltre, il capo di Stato ha annunciato che il valore del criptovaluta Petro è passato da 3600 a 9000 Bolivar. L’aumento del salario “cambierà automaticamente e direttamente tutte le tabelle degli stipendi” nel Paese, ha aggiunto. Con questo nuovo aumento, il salario minimo venezuelano passerà da un valore di 4 dollari a circa 9,4 dollari, secondo il tasso di mercato parallelo, mentre il Petro passa da un valore di 7,5 dollari a 18,8 dollari. L’annuncio giunge a seguito dell’ondata di proteste che per oltre 120 giorni hanno realizzato i lavoratori del settore pubblico per chiedere “salari dignitosi” e il rispetto dei contratti collettivi. A seguito dell’annuncio della misura, molti economisti hanno reagito giudicando il provvedimento in modo negativo, in quanto non andrebbe ad attaccare il problema principale dell’economia venezuelana dell’iperinflazione. “Anche con questo aumento, è probabile che i salari reali chiuderanno quest’anno con un calo del 93% del potere d’acquisto”, ha commentato l’economista Luis Oliveros."Il problema principale è l’iperinflazione”.