Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  novembre 30 Venerdì calendario

Ogni guancia ha il suo bacio

Sono quegli istanti di imbarazzo. Quando ci avviciniamo al viso dell’altra persona per salutarla con un bacio sulla guancia e ci chiediamo se quella farà il movimento speculare al nostro, onde evitare «scontri». Ma il voltarsi a destra o a sinistra quando si dà un bacio – o quando si abbraccia qualcuno – non è casuale. E non è nemmeno dettato soltanto dal fatto di essere mancini o destri, come si è creduto per molto. Girarsi da un lato o dall’altro dipende anche da quanto siamo emozionati. C’entrano i due emisferi del cervello, e quanto siamo capaci di mascherare quello che proviamo.
È questa la conclusione di uno studio sulla lateralità dei comportamenti pubblicato sul Neuroscience and Biobehavioral Reviews. Abbracciarsi, baciarsi, prendersi per mano, ma anche cullare un bebè, sono gesti universali, presenti nelle culture più diverse e lontane, nel tempo e nello spazio. Ma sono anche comportamenti asimmetrici. «In generale la maggior parte delle persone preferisce inclinare la testa verso destra quando bacia qualcuno, iniziare un abbraccio con la mano destra e cullare un bambino con il braccio sinistro (per avere la mano destra libera, ndr)», spiega Julian Packheiser, autore della ricerca insieme ai colleghi tedeschi dell’Università della Ruhr-Bochum e della Heinrich-Heine-Universität di Düsseldorf e ai neozelandesi della Victoria University di Wellington. Se, da un lato, la preferenza per la destra si spiega con il fatto che per il 90 per cento delle persone è quella la mano dominante, dall’altro le percentuali non tornano. Lo spartiacque, hanno ragionato gli studiosi, deve essere un altro: il fatto di trovarsi in situazioni emotive oppure in situazioni neutre.
«In situazioni emotive si tende a inclinarsi a sinistra», continua Packheiser. E non importa se il sentimento sia positivo o negativo: sia che siamo felici o arrabbiati per il fatto di esserci imbattuti in quella persona, ci sposteremo verso sinistra per baciarla o abbracciarla. Il motivo è presto spiegato: le emozioni vengono processate nell’emisfero destro del cervello, che è responsabile per i movimenti del lato sinistro del corpo. «C’è ampia evidenza di interazione e interconnessione tra tendenze motorie e emotive nel cervello», ha confermato un altro degli autori, Sebastian Ocklenburg.
A gettare le basi per le conclusioni dello studio era stata, alcuni anni fa, un’altra ricerca della stessa università tedesca di Bochum. Per due anni e mezzo lo psicologo Onur Güntürkün aveva osservato 124 coppie baciarsi nei luoghi pubblici di Stati Uniti, Turchia e Germania. L’inclinazione del capo verso destra, prima che le labbra si toccassero, era due volte più frequente dell’inclinazione a sinistra, ma questo non poteva essere spiegato come conseguenza della destrimania perché i mancini non sono così tanti da giustificare la percentuale di «baciatori» che si sporgevano a sinistra. Per questo Güntürkün aveva ipotizzato un’origine indipendente della tendenza, oltre che primordiale: secondo lo psicologo – che aveva osservato i pulcini fare lo stesso all’interno dell’uovo – l’inclinazione automatica verso destra si sviluppa prima della nascita, in un periodo tra la fine della gestazione e l’infanzia. Ora i suoi colleghi hanno compiuto un passo in più. Aiutandoci a scoprire perché a volte rischiamo di scontrarci durante un bacio o un abbraccio: uno dei due è semplicemente emozionato.