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 2018  novembre 29 Giovedì calendario

Diritto & Rovescio

Se non ci fosse stato ItaliaOggi (che ne ha ampiamente parlato dieci giorni fa, sollevando il caso), del Global migration compact (Gmc) sul quale ieri si sono spaccati la Lega (contraria) e l’M5s (favorevole), l’Italia lo avrebbe firmato entro questo mese, come al solito alla carlona, senza dibatterlo in parlamento e nel paese. Il Gmc è un documento preparato dalla burocrazia dell’Onu che prevede di regolamentare i flussi migratori sottraendoli alla disponibilità del governi nazionali. Si dice che non è un documento vincolante. E allora perché lo si vuole approvare a livello Onu? Visto le conseguenze politiche dei flussi migratori incontrollati, sarebbe invece normale (e democratico) che tale documento fosse sottoposto alle opinioni pubbliche e dibattuto in parlamento con una strategia alla luce del sole. Non è roba da diplomatici o da Boldrini ma da opinione pubblica. Molti paesi, fra i quali gli Usa, hanno già detto di no. L’Italia preferiva firmare sotto il tavolo. Adesso non è più possibile.