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 2018  novembre 28 Mercoledì calendario

Intervista ad Asia Argento

«Quando ho visto le speculazioni sul nostro rapporto, su un fantomatico contratto, perfino il mio ingaggio all’Isola dei famosi, ho capito che non potevo accettare la piega che stava prendendo la cosa sui media e ho deciso di chiudere con Fabrizio Corona». Asia Argento si racconta nel suo attico nella periferia di Roma, un salotto pieno di strumenti musicali, la cucina a vista tappezzata di foto in cui ora prepara un caffè. Sorride: «È una chiusura senza alcun risentimento, perché in quel breve periodo Fabrizio mi ha portato il sorriso. Mi ha fatto del bene, non penso assolutamente male di lui né che sia una persona cattiva o che mi abbia usato».
Che rapporto è stato?
«Brevissimo. Ci siamo visti quattro volte in un mese e non so da dove è nata l’idea della storia d’amore. Lui ha voluto incontrarmi per parlare di lavoro, io ero stata una grande amica di suo padre Vittorio, un grande dell’editoria, a 19 anni scrivevo nei suoi magazine King e Moda. Per rispetto a lui ho incontrato Fabrizio qui a casa. In un momento di grande solitudine, in cui non pensavo assolutamente di avere rapporti. Però ho visto la persona senza pregiudizi. Mi è sembrato interessante, intelligente, e anche un bel ragazzo. Mi sono detta: perché no, perché non frequentarlo un po’. Però già dal secondo incontro la cosa è degenerata nel gossip. Il gossip mi fa orrore, non mi riguarda. Ho vissuto sempre in maniera riservata. Non esco per non essere fotografata, non mi dà eccitazione che la gente faccia speculazioni sulla mia vita privata. La terza volta c’erano ancora i paparazzi, ho capito che non potevo vivere questo tipo di situazione. Non mi ci riconosco. Sono un’artista, mi interessa quello».
Non pensa di essere stata usata?
«Nel modo più assoluto. Però sento che non sono fatta per questo tipo di vita, lui invece è così, sta sempre su queste riviste di gossip, il mio peggior incubo. Neanche fosse stato un grande amore, cosa che non era perché il rapporto non ha avuto neanche il tempo di crescere: è stata un’amicizia. Prima di diventare una cosa da rotocalco, ho detto con garbo: preferisco finirla qui».
Su Corona c’è stato uno scambio con sua madre, Daria Nicolodi, su Twitter, che non approvava questo rapporto. Vi siete chiarite?
«No, ho trovato allucinante che lei pubblicasse dei miei messaggi privati, senza però dire quello che lei aveva scritto a me, da giorni. La perdono perché sono sicura che l’ha fatto perché mi vuole bene, però se vuoi bene non fai questo a tua figlia, quando tutti già mi criticavano. Mi ha sbeffeggiato, ferito».
Forse era preoccupata per lei.
«Di cosa? Avevo ben presente da dove veniva Fabrizio e cosa era possibile. Facendo così mia madre mi ha trascinata nel gossip ancora di più. Mi ha fatto male e mi ci vorrà un po’ di tempo per riconciliarmi».
Beh, però si capisce che Corona ha un certo affiatamento con i paparazzi.
«E infatti quando l’ho capito ho preso le distanze. La prima volta, poi la seconda ha negato che ci fossero i paparazzi, alla terza ho detto basta. Io non giudico la vita, guardo la persona. Mi sono attaccata a lui anche per il suo vissuto, una persona che si è fatta tanto carcere. Io credo nella redenzione e nelle seconde possibilità. Mi faceva piacere dopo tanta solitudine avere qualcuno che si interessasse a me. Anche perché non esco di casa, non vedo nessuno. E mi ha fatto del bene, sono tornata a sorridere, mi ha aiutato a voltare pagina, checché se ne dica. Non sentivo di dovermi fasciare la testa prima di romperla».
Che esperienza è stata "X Factor"?
«Salvifica, ho deciso di iniziare proprio il giorno dopo la scomparsa di Anthony (Bourdain, ndr). Sapevo che sarebbe stata la mia salvezza, che quel lavoro con la musica mi avrebbe aiutato a non pensare, per qualche ora, al mio dolore. E quindi ci ho messo tutta me stessa e sono contenta che quello che ho fatto sia arrivato al pubblico».
Con Sky è stata una separazione consensuale?
«Sì, è stato consensuale quando si pensava che la mia vicenda avrebbe distratto l’attenzione dalle band, ma quando è andato in onda e il pubblico mi voleva e i ragazzi volevano che restassi non nego che la mia speranza era di tornare. Ma non è stato più possibile. Non nego che spero un giorno di tornare».
Ha fatto commenti negativi sul suo sostituto, Lodo Guenzi.
«Sì. Sarebbe stato utile confrontarsi sul percorso che avevo in mente, perché avevo scelto le band. Poi quando sono state eliminate due band su tre in quattro puntate ho sofferto, si meritavano di restare».
Qual è la situazione rispetto alle accuse di Jimmy Benett?
«Non c’è nessuna situazione. Un capitolo per ora chiuso, non c’è nessuna denuncia».
Con suo padre il rapporto è rimasto forte, di sostegno.
«Sì. Poi papà quest’estate non è stato bene e in questi momenti capisci molte cose. Mi ritengo fortunata ad avere un padre così, un grande artista con cui si può parlare di tutto, che non giudica».
Sul suo frigorifero c’è una foto di Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi". Bertolucci e suo padre erano amici.
«Sì. Avevano scritto insieme C’era una volta il West, mi raccontava di quando andavano a giocare a bocce. Leone chiese loro di riunirsi per C’era una volta in America, ma non potevano. Sono sempre stati amici, rivali in modo scherzoso, papà aveva avuto successo a inizio carriera con L’uccello dalle piume di cristallo e Bernardo con La commare secca no».
Che capitolo si apre nella sua vita professionale e personale?
«Mi sto prendendo una piccola rivincita. Mi hanno "tolto" la musica, per me è vita. Ho ricominciato a fare dj set in Italia, ho un progetto rock, voglio scoprire e lanciare giovani band. E a maggio sarò a teatro, un testo con tre personaggi. Come attrice mi diverto più a teatro che al cinema».
Un anno fa iniziava il suo viaggio nel movimento MeToo. Sono cambiate tante cose.
«Non mi aspettavo niente. Un giornalista mi ha chiamato, mi hanno fatto una domanda e io, come altre donne, ho risposto. È stata la mia coscienza, avrei potuto stare zitta. Ma ho parlato ed è servito a tantissime donne. È una grande rivoluzione femminile, ma questo capitolo per me è chiuso. Il mio contributo l’ho dato. Devo pensare alla mia vita, che è stata molto scossa. Ho beccato le bastonate e mi devo riprendere. Voglio leggerezza ora nella mia vita. Il rapporto con Fabrizio significava questo. Sto cercando di guarire dalla mia sofferenza e non riesco a farmi carico di quella delle altre».
Non c’è molta indulgenza nei suo confronti.
«Sono un bersaglio facile. Sono una persona disturbante, ho sempre detto la mia, non ho fatto il gioco dell’attrice buonista. Ho dato fastidio, si accaniscono. A X Factor avete conosciuto la vera me. Erano anni che non sentivo tanto affetto da parte del mio paese, questo me lo tengo ben caro. È stato come una madre che smette di amarti e che poi ti riprende in braccio.
E io sto bene qui. Vedo il mio futuro in Italia».