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 2018  novembre 27 Martedì calendario

Foscolo il malandrino

Giorgio Leonardinel suo nuovo saggio dedicato alla vita dell’autore dei Sepolcri, Ugo Foscolo. Imprese, amori e opere di un ribelle, pubblicato da Edizioni della Sera (pagg. 206, euro 17, prefazione di Tomaso Kemeny), mostra il poeta di Zante come un grande maudit, avant la lettre. È una biografia che si legge d’un fiato e sembra la sceneggiatura ideale per un film di successo; il protagonista è unico, lo sappiamo già: “eroe” tra i due secoli l’uno contro l’altroarmati. L’opera di Leonardi, però, è davvero innovativa e ci fa riscoprire lo scrittore amato e odiato nel periodo della scuola. Dimenticatevi quel Foscolo! Leonardi nel suo volume, scritto con brio e raffinatezza, ricorda delletterato soprattuttole debolezze che segnarono una vita controcorrente e tragica: quella di un semidio da romanzo d’altri tempi, con una personalità sopra le righe. Il poeta di Zante, fuori dalla storia, quella grande, che lo vede polemizzare con Napoleone, fuori dalla Repubblica delle Lettere, in cui lo scrittore primeggia come nessun altro del periodo, appare come un moderno obsédé sexuel. Mandrilloneincontentabile, satiro malinconico adorato dalle donne, Foscolo è il Don Giovanni del secolo romantico. Nel campo delle conquiste e dei veloci amplessi, consumati al chiaro di luna, al rombo del cannone o in un palco della Scala, a Foscolo – che confessa «Io non possoamare se non altamente, ardentemente, forsennatamente forse» – non basta neanche il catalogo di Leporello. LO SCIUPAFEMMINE Proviamoci, sfogliando l’aggiornato “catalogo” di Leonardi. Teresa Pickler Monti,CorneliaBarbaraRossi Martinetti, Isabella Teotochi Albrizzi, Isabella Roncioni Bartolommei, Fanny Hamilton (madre, avvolta nel mistero, dell’ancor più imperscrutabile Floriana Foscolo),CarolineRussel (un amorelondinese), Francesca Giovio Vautré, Quirina Mocenni Magiotti, Antonietta Fagnani Arese, Luisa Stolberg d’Albany,MarziaMartinengoCesaresco… Foscolo, ossessionato dalla gloria (prima quella militare, poi quella letteraria), usa le sue donne per un primitivo sfogo, campanello d’allarme di un’insoddisfazione continua della vita, che riserva al grande poeta dopo ogni ascesa una fatale caduta. Non cerca moglie, e come potrebbe sempre assillato da debiti? Il demone di Foscolo èla letteratura: scrive e raduna libri. Povere donne! Foscolo le seduce e poi, come il Don Giovanni diMozart, scompare nel nulla. Le abbandona conabilità,anche quando sono ricche, soprattutto se sono giovani. Leonardi racconta, ad esempio, del “grande” amore di Foscolo per Francesca dei conti Giovio, casata originaria di Como cui appartenne peraltro il noto umanista Paolo. «In questa vicenda sentimentale – spiega Leonardi – Foscolo dimostrò nella maniera più lampante la sua difficoltà a stringerelegami seri conle persone dell’altro sesso, cercando in fondo di scansare sempre le responsabilità derivanti da una relazione stabile e sincera». A Francesca scrive il 19 agosto 1809 una lettera in cui offre di sé la sensazione di un uomo a cuièforse sfuggita di mano la situazione. Confessa (ovviamente con una punta d’insincerità) di amarla («inmezzo alla disperazione dell’amor mio, io sapeva d’essere amato, e amato da voi!»)ma,al tempo stesso, di accorgersi che lei lo ama di più, e di non poter accettare quel suo grande amore. In più, scrive Foscolo, pensa cheil padre di Francesca soffra per l’«ingrata perfidia» del poeta. LA PUNIZIONE DIVINA Incorreggibile Ugo Foscolo! Improvvisamente, quindi, l’uomo spregiudicato che ha amato e concupito a ripetizione donne sposate, e che ha già insidiato una promessa sposa (la Roncioni), nutrirebbe uno scrupolo morale, sapendo che la relazione potrebbe non essere gradita al genitore di lei? Non risulta evidentemente troppo credibile. Liquidata l’incombenza della povera Francesca, Foscolo rientrerà neltourbillon del «letamaio» di Milano. Per poco: i demoni lo puniscono, come accadde a Don Giovanni. Cinque anni più tardi sceglie l’esilio dall’Italia. Morirà nei pressi di Londra, dopo aver dilapidato il patrimonio della figlia, a 49 anni, il 10 settembre 1827.