Il Messaggero, 24 novembre 2018
Il record di 110 e lode al Centro-Sud
Di più al Sud e nel Centro Italia, di meno al Nord. Potrebbe essere questa la mappa dei bonus occupazionali che, stando a quanto previsto nella legge di bilancio, andranno a beneficio di chi ha finito l’università in tempo e con il massimo dei voti. Nell’anno accademico 2016-2017, tra i laureati magistrali o a ciclo unico il 36% ha avuto la lode: più di uno su tre. Circa 48 mila ragazzi e, tra loro, sono 14 mila quelli che sono rimasti in corso e, quindi, potrebbero beneficiare del bonus per le giovani eccellenze. Una media nazionale che presenta però importanti differenze a livello regionale. La maggior parte delle lodi, infatti, si trova al Sud e al Centro dove, ad alzare la media, è la città di Roma.
LO STUDIO
A rivelarlo è uno studio dell’Osservatorio Talents Venture che, rielaborando i dati dell’Anagrafe degli studenti, ha stilato una classifica delle regioni dove si concentrano le lodi: in Basilicata un laureato su due ha la lode, Umbria e Sardegna vengono subito dopo. Sicilia, Puglia e Toscana restano sopra il 40% dei laureati con la lode. Nel Lazio, in Abruzzo e in Molise 4 ragazzi su 10 prendono la lode. In coda alla classifica ci sono invece le regioni Piemonte, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta rispettivamente con il 28%, 23% e 19% di laureati con la lode. In sostanza anche per le lauree si registra la stessa differenza che c’è per i voti di maturità: quelli più alti, comprese le lodi, si concentrano nelle regioni del Sud. Al Nord, invece, i voti sono oggettivamente più bassi. Merita un discorso a parte Roma che, con le sue università, fa incetta di eccellenze: il Campus Biomedico è infatti il primo ateneo d’Italia per numero di lodi, ottenute da ben 7 laureati su 10. L’Università di Tor Vergata ha il 49% di lodi e la Sapienza il 48%: tutte ben al di sopra della media nazionale. Tra le università con il minor numero di lodi, invece, ci sono il Politecnico di Torino con il 18% e il Politecnico di Milano con il 17%, Stranieri Reggio Calabria con il 16% e Libera Università di Bolzano con il 13%.
IL FONDO
Per queste eccellenze dunque il governo ha previsto un fondo da 50 milioni di euro da distribuire tra le aziende che, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019, assumeranno un laureato di massimo 30 anni che, restando in corso, ha ottenuto 110 e lode laureandosi tra il 1 gennaio 2018 e il 30 giugno 2019. Il bonus prevede uno sgravio dei contributi per 12 mesi fino a un massimo di 8mila euro. Difficile però capire quanti saranno realmente i bonus da erogare: a fronte dei 14mila ragazzi laureati con lode, nei tempi previsti dal corso di laurea, i beneficiari potrebbero essere molti meno. Si tratta infatti di uno sgravio riservato alle aziende per incentivare le assunzioni ma non tutti i profili professionali formati dalle università sono ricercati dalle imprese, e non tutti i corsi di laurea hanno una media del 36% di lodi.
IL PICCO
Il picco anzi si registra negli indirizzi di laurea letterario, filosofico, storico e artistico, dove addirittura 6 laureati su 10 ottengono il voto più alto, ma per i laureati dell’area umanistica, destinati soprattutto all’insegnamento, le assunzioni nelle aziende probabilmente non sono le più numerose. Discorso simile per i laureati in medicina, che pure hanno un tasso di 100 e lode quasi pari a quello di lettere e filosofia, e in maggioranza ottengono un posto di lavoro nella sanità pubblica.
GLI ALTRI
Fra le altre aree con un numero alto di lodi c’è quella scientifico-matematica, e si tengono comunque al di sopra della media i gruppi di laurea geo-biologico, statistico, linguistico e politico-sociale. In coda invece gli studi economici con il 34% di laureati con lode, di ingegneria tra il 34% e il 23% in base agli indirizzi e gli studi giuridici, ultimi in classifica, con appena il 17% di lodi.
CLASSIFICA AL CONTRARIO
Una classifica decisamente inversa rispetto a quella dei corsi di studio da cui provengono i laureati con 110 e lode che vengono assunti da datori di lavoro privati: al primo posto c’è infatti l’area giuridica con il 66% di laureati con lode assunti da privati, seguono geo-biologico, ingegneria ed economico. Le ultime lauree per assunzioni da privato? Architettura, medicina e odontoiatria.