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 2018  novembre 24 Sabato calendario

I funghi, nuovo elisir

Dopo il boom dei cannabis shop e dei derivati della canapa in rimedi per il benessere e la bellezza è la volta di nuovi elisir, i funghi. Celebrati recentemente dal filmaker newyorkese Louie Schwatzeberg nel progetto- documentario Fantastic Fungi – the forbidden fruit (il libro è atteso per la prossima primavera) che svela l’immenso network di silenziosi miceli sotterranei (i filamenti dei funghi), i piccoli vegetali sono in grado di contribuire decisamente al mantenimento dell’eco-sistema e sono anche alla base di storici medicinali come la penicillina e di antichi rimedi curativi orientali. Scoppia così l’amore per i miceti in ambito wellness, come segnala l’ultimo report globale sul benessere della californiana Global Wellness Economy Monitor, e le industrie strizzano l’occhio al business.
I nuovi “frutti proibiti” crescono nella terra e sulle cortecce di moltissime specie di alberi ma in pochi in occidente se ne erano resi conto. Eppure hanno tutto quello che serve: proteine, carboidrati, grassi vegetali e niente calorie. Inoltre microelementi per una nutrizione salutare, il relax e la bellezza della pelle e dei capelli. I funghi sono al centro della cucina vegana, cresciuta del 350 per cento negli ultimi dieci anni in Inghilterra e del 500 per cento in quattro anni negli Stati Uniti e sono inclusi nelle colazioni di lusso dei resort americani, come il medical mushrooms breakfast servito alla Stanford Inn Eco Resort, sulla Mendocino Coast, in California. Nei funghi ci crede l’industria alimentare che sforna functional foods (alimenti arricchiti di vitamine e sostanze protettive) e barrette di proteine fermentate vegane fatte con funghi organici certificati (Pure Taste della Myco- Technology e, segnala il report, grandi investimenti da parte del colosso Kellogg). Così da Melbourne a Miami si beve il latte ai funghi, cool e salutare e le sostanze estratte dai miceti vengono mescolate in nuovi drinks, caffè e cioccolata, infusi, barrette proteiche ed elisir antirughe.
Il trend è particolarmente vivace nel campo dei cosmetici per lo skincare e in commercio arrivano sieri, creme idratanti e ad azione protettiva a base di estratti di alcuni funghi. Il fenomeno include i tartufi per i quali si segnala la nascita della truffle beauty therapy con l’Italia coinvolta con l’impiego di tartufi neri umbri per sieri e belletti. Contengono derivati fungini maschere, sieri, idratanti, booster (che potenziano i trattamenti estetici) e lozioni per il viso.
Sul fronte della ricerca scientifica si assiste al ritorno della psichedelica psilocibina (contenuta in 200 tipi di funghi diversi, agisce sul sistema nervoso ma è vietata in molti paesi). La sostanza è al centro di numerosi studi che ne quantificano rischi e benefici e sono in corso indagini sull’efficacia di micro- dosi di psilocibina all’Imperial College di Londra, alla New Yory University, alla UCLA, all’università di Zurigo e alla Johns Hopkins (che ha dedicato al principio psichedelico un istituto di ricerca intero). La Penn State University studia anche le azioni dermatologiche, antiossidanti ed anti aging, dei funghi. Per ora la scienza conferma gli effetti positivi su ansia e depressione ma non mancano le speculazioni sui social, già zeppi di tutorial sull’uso delle micro- dosi fungine con pseudo-esperti che offrono consulenze via skype. Il coach guru del momento è Paul Austin che ha ideato la Microdosing App e per quanto nessuno abbia dimostrato quanta scienza ci sia dietro al nuovo trend, il fenomeno è esploso. La micro- psilocibina per calmare e rilassare è già un mast nelle Spa extra lussuose di stampo mico-meditativo ed olistico nei Paesi in cui è consentito usarla come Giamaica, Costa Rica, Olanda, Ibiza, Bali.