la Repubblica, 24 novembre 2018
Storia del trolley
Dalle due alle quattro ruote. Anche le valigie, trolley, come si chiamano oggi, aumentano la loro capacità di scorrimento. Il passaggio non è senza effetti cinetici: dal trainare si passa allo spingere. Oggi si vedono i viaggiatori nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti spingere i loro valigioni su quattro rotelle. La parola trolley è entrata tardi nel nostro vocabolario. Viene dall’inglese e significa “girare, rotolare”. In origine indicava la presa di corrente ad asta delle motrici tranviarie e del filobus.
Panzini la include nel suo dizionario e scrive: “A Roma, trolle”. Verrebbe da un dizionario elettrotecnico del 1940.
Di cosa si tratta? I filobus e i tram vanno a corrente elettrica e intercettano la linea aerea sospesa per aria; il punto di contatto con il mezzo di trasporto è un’asta che scorre sul filo per non bloccare il movimento, e ha la forma finale di una rotella o di un cucchiaio; per cui trolley è “ciò che gira”. In inglese è entrato nel 1921: trolley-bus che per noi è filobus. Come sia passato a indicare la valigia con le ruote non si sa bene. Probabilmente uno dei primi produttori ha avuto l’idea di trasformare la valigia da oggetto che si porta a oggetto che si trascina. Così è cambiato il modo stesso di viaggiare. Da anni le persone che recano valigie con manici o tracolle sono molte meno, mentre la maggior parte impugna il manico estraibile e tira. Il passaggio alle quattro ruote non è una novità; è l’aumento considerevole delle dimensioni delle valigie a far propendere per le quattro ruote.
Come ha notato uno studioso ci sono due grandi categorie per classificare gli oggetti da trasporto: trascinare e spingere. Lo spingere ha per lungo tempo prevalso nel movimento umano, mentre il trascinare è proprio degli animali: mucche, asini, cavalli, cani. Si trascinano carri, carrozze, slitte. Gli uomini per lo più trascinano, tranne nel caso dei carrelli; si pensi agli hand truck, i carrelli da supermercato. Si trascinano gli oggetti leggeri. Spesso, quando le dimensioni lo consentono, si può alternare il trascinamento alla spinta, o viceversa. Oggi si vedono viaggiatori chini sui loro bagagli intenti a spingere le loro enormi valigie lungo i marciapiedi delle stazioni. Spesso si tratta di stranieri, anglosassoni e orientali (giapponesi e cinesi). Il paleontologo André Leroi-Gouhran sostiene che i veicoli a ruota sono comparsi in Eurasia nell’Età del Bronzo sotto forma di carri da combattimento a due ruote e con timone, terminante con giogo sulle spalle di asini o cavalli. Prima di affidare agli animali il compito del traino noi umani ci siamo caricati i pesi sulle spalle, così che lo zaino è oggi l’erede delle antiche gerle. Il mondo va verso la leggerezza come sosteneva Calvino o torneremo a portare gravami su di noi? Forza trolley!