Marco Antonellis per “Dagospia”, 23 novembre 2018
LA VERA STORIA DELLE DIMISSIONI (NON ANNUNCIATE) DI SAVONA – AL COLLE NON HANNO GRADITO L’USCITA DELLE INDISCREZIONI CHE DAVANO IL MINISTRO IN RITIRATA PROPRIO ALLA VIGILIA DELL’INCONTRO TRA CONTE E JUNCKER – IN REALTÀ LUI NON HA MAI AVUTO INTENZIONE DI DIMETTERSI, MA “SI SENTE MESSO IN DISPARTE” DA MOAVERO E SOPRATTUTTO DA TRIA: IN FIN DEI CONTI È STATO LUI A SUGGERIRLO COME MINISTRO DELL’ECONOMIA -
Paolo Savona, dopo un rapido giro di consultazioni sull'asse Palazzo Chigi-Quirinale si è affrettato a smentire qualsivoglia proposito di dimissioni anche perchè al Colle non hanno affatto gradito l'uscita di tali indiscrezioni in un momento così delicato per il Paese proprio alla viglia della cena di domani sera tra il Presidente del Consiglio Conte e il Capo della Commissione Europea Juncker. In realtà Savona non ha mai avuto intenzione di dimettersi (ne, come siamo in grado di rivelare, ne ha mai parlato nei suoi diretti e frequenti colloqui con Matteo Salvini; la parola "dimissioni" infatti non è mai stata pronunciata) però chi lo conosce bene dice senza mezzi termini che "si sente messo in disparte, vorrebbe essere maggiormente coinvolto nelle decisioni". Insomma, si sente escluso dai "giochi", in particolare da Moavero e Tria.
Di sicuro, rivelano le medesime fonti, si sarebbe aspettato maggior riconoscenza da parte del Ministro dell'Economia e Professore di Tor Vergata, Giovanni Tria: in fin dei conti è stato lui a volerlo Ministro, quantomeno a suggerirne il nome a chi di dovere. Invece, ormai, i rapporti tra i due si sono logorati e spesso in Consiglio dei Ministri ingaggiano fin troppo vivaci battaglie dialettiche.
Per questo, spiegano dalla Lega, stamattina di buon ora c'è stata un'amichevole chiacchierata con i vertici del Carroccio che lo hanno rincuorato e gli hanno assicurato che d'ora in poi verrà maggiormente coinvolto nelle decisioni che verranno prese. Cose poi ripetute successivamente anche alla stampa dal Capitano, mettendo bene in chiaro che Paolo Savona è "uno degli assi portanti del governo". "Di un suo passo indietro" fanno sapere fonti di altissimo livello governativo "non se ne parla". Almeno per il momento.