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 2018  novembre 22 Giovedì calendario

«Il ristorante degli chef»: sarà soltanto una minestra riscaldata?

Anche la Rai, non contenta dei suoi programmi di cucina, ha inaugurato il suo cooking show, per laureare cuochi e gestori di nuovi ristoranti (ma ce ne sono già troppi!). Prima di riflettere su «Il ristorante degli chef» sarebbe interessante se qualche analisi economica ci aiutasse a capire come la tv sta salvando i grandi chef, permettendo loro un secondo lavoro forse più redditizio del primo. I tre chef chiamati qui a giudicare la schiera di aspiranti cuochi sono Andrea Berton, Philippe Léveillé e Isabella Potì.
Comincerò a credere alla Guida Michelin e ad altre guide famose solo il giorno in cui accanto al ristorante analizzato metteranno anche il numero delle ore trascorse in video dallo chef. In pieno spirito Rai, lo sguardo sempre rivolto al passato, «Il ristorante degli chef», prodotto da Rai2 in collaborazione con Nonpanic e scritto da Barbara Boncompagni, si potrebbe tranquillamente ribattezzare «Tale quale Masterchef»: sono state aggiunte alcune varianti solo per non far gridare al plagio (Rai2, martedì, ore 21.27).
La prima puntata è sempre la più difficile perché c’è un lungo lavoro di montaggio per raccontare la selezione dei concorrenti e quindi la confusione sotto il cielo era alta. Soprattutto si è parlato molto, nonostante Berton abbia redarguito un concorrente invitandolo a «parlare poco».
Ecco, una cosa che i grandi chef dovrebbero insegnare agli aspiranti cuochi è farla finita con le narrazioni. Se un cibo è buono, raffinato, ricercato, avvincente lo si capisce. Non c’è bisogno, come si usa fare oggi nei ristoranti chic, che t’intontiscano di parole prima di ogni portata. Se sono interessato chiedo spiegazioni, altrimenti vorrei mangiare in santa pace. Dalla prossima settimana si comincerà a fare sul serio e vedremo se questo cooking show saprà emozionarci («cucinare è creare emozioni», dice uno dei giudici) o se invece sarà solo minestra riscaldata.