21 novembre 2018
Victor Hugo in treno
«Tutto diventa striscia. È un movimento magnifico che bisogna avere sentito per rendersene conto. Di una rapidità inaudita. I fiori lungo la ferrovia non sono più fiori ma macchie o piuttosto righe rosse o bianche; non ci sono più punti, solo righe; il grano si trasforma in lunghi capelli biondi, l’erba medica in lunghe trecce verdi; ogni tanto, un’ombra, una forma, uno spettro, in piedi, appare e scompare come un lampo di fianco allo sportello; è un ferroviere che, come d’uso, fa il saluto militare al convoglio» (Victor Hugo 22 agosto 1937 Voyage en Belgique in Voyage, Paris Robert Laffont, 1987)
Brano tratto da Paesaggi in movimento di Marc Desportes Paesaggi in movimento Scheiwiller Milano 2008