la Repubblica, 21 novembre 2018
Il piacere della gravidanza
Grazie a Lory Biondi, Cosenza «La gravidanza, che io per prima ho sempre immaginato come una limitazione nella vita di una donna, mi sta insegnando tante cose. Una su tutte: la pazienza. Ho dovuto, per motivi di salute, premere il tasto pausa per permettere al mio corpo di adattarsi a questa nuova funzione di macchina vitale. Ho dovuto dare spazio al riposo, alla lentezza e mettere da parte la mia continua smania di fare. La gravidanza mi sta insegnando a essere meno egoista. Per un’altra persona sto rinunciando a tutte le cose che mi procuravano piacere. Non fumo più, non bevo alcolici, non mangio junk food. Non do troppa importanza al cambiamento del corpo e alla pancia che cresce a dismisura, mi sembra quasi bella. Io mi sento bella. Sto imparando a essere meno ossessionata dal controllo. Riuscire a staccare dagli impegni lavorativi, non essere presente quando mio marito sceglie una cosa da solo, non interferire per me è un gran risultato. All’inizio mi sentivo svuotata, senza alcun potere decisionale. Ora sono consapevole che il mondo può andare avanti senza di me. Un detto che mi piace molto recita: i cimiteri sono pieni di persone insostituibili che sono state sostituite. Riesco a dare più importanza alle cose essenziali. Essendo un tipo passionale mi accaloro sempre più del necessario: quando la tv mostra un certo modo (per me aggressivo) di fare politica, quando leggo sui social network frasi sull’onestà riportate da esseri che considero spregevoli o frasi e foto attraverso cui, con falsa modestia, ognuno si vanta non so di che, l’importante è mettersi in mostra. Mi arrabbio quando noto che un amico non è del tutto sincero o quando cerco di fare del bene e “mi tirano le pietre”. Beh, ho imparato a concentrarmi su altro, sul calore della mia casa, sul camino acceso, sui miei libri, sulla mia famiglia che è sempre presente, sui miei veri amici, su un marito che, sovvertendo ogni stupida convenzione sociale sta lavorando, in casa e fuori, per due. Mi regalo momenti di pensiero e riflessione. Scrivo qualcosa, vivo serena. La società ci impone di essere sempre presenti nel tenere vivi i rapporti sociali, nel lavoro, nel mondo virtuale. Guai a scomparire per un po’. Sei subito fuori. Ho cominciato ad assaporare questo fuori, in principio con molta difficoltà, devo essere sincera, ma ho anche capito che, a volte, ci vuole una forte scossa per prenderne coscienza. Una nuova vita ti impone di mettere in discussione la tua. Il cambiamento è maestro. Abbiamo questa grande fortuna, noi donne. Quella di saperci sempre reinventare, di riuscire a metterci in discussione e ad affrontare, con forza, le novità, positive o negative. Una mentalità maschilista ancora tanto diffusa continua a vederci, specie se incinte, come persone limitate. Penso, però, che questo straordinario nuovo viaggio sia in grado di restituirci un valore aggiunto che renderà più ricca la nostra vita personale, sociale e lavorativa. Concludo con un augurio a tutte le donne e a tutti i cambiamenti ( non mi riferisco solo alla gravidanza) che possono contribuire a renderle sempre più coscienti delle loro enormi potenzialità».