Corriere della Sera, 20 novembre 2018
Sabrina, un genio ad Harvard
In molti tra i vialetti alberati dell’Università di Harvard l’hanno battezzata il «nuovo Einstein», ma lei si schermisce: «Nessuno sarà Einstein. Einstein è colui che è». Una specie di Dio di cui non osa violare il mito neanche col pensiero. Sabrina Gonzalez Pasterski ha 25 anni e appartiene alla prima generazione di cubani-americani. La sua giornata-tipo trascorre immersa tra i misteri dei buchi neri, la gravità quantistica e lo spazio-tempo.
Quando si è laureata in fisica al Massachusetts Institute of Technology di Boston, con il massimo dei voti, i suoi docenti Allen Haggerty e Earll Murman hanno commentato: «Il suo potenziale va oltre ogni immaginazione». Era la prima donna da due decenni a raggiungere un livello simile. Le è stata assegnata una borsa di studio di 250 mila dollari, la Hertz Fellowship, con cui ha potuto affrontare il dottorato all’università di Harvard. La sua genialità le è valsa un privilegio che tutti gli studenti del mondo sognano: la libertà di studio senza dipendere dai professori.
I suoi risultati erano già famosi: nel 2014 aveva scoperto un effetto utile poi a decifrare e a raccogliere le prime tracce delle onde gravitazionali, poco dopo aveva ideato il triangolo che porta anche il suo nome (Pasterski-Strominger-Zhiboedov). Un risultato citato nel 2016 dal grande astrofisico britannico Stephen Hawking. La consacrazione delle sue straordinarie capacità.
In realtà a 14 anni Sabrina sognava altro, voleva volare, tanto che aveva iniziato a costruire un piccolo aeroplano da turismo, sul quale salì due anni dopo, appena conquistato il brevetto. «Da piccola volevo progettare i jet, ma studiando fisica al Mit ho scoperto che mi piaceva di più la scienza nascosta dietro le ali che permettevano il volo».
La rivista americana Forbes l’ha inserita nella lista dei «30 under 30», giovani capaci di influenzare con le loro capacità il futuro. E durante l’amministrazione Obama è stata anche invitata alla Casa Bianca per via del suo attivismo nel movimento internazionale «Let Girl Learn», a sostegno delle donne nel mondo del lavoro.
Intanto ha ricevuto offerte di lavoro da Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che la voleva nella sua società Blue Origin, dove costruisce razzi e navicelle per il turismo spaziale. «Quando vuole – ha detto Bezos – la porta è sempre aperta». Analoga offerta è arrivata da un centro della Nasa. Ad entrambi ha risposto: «Grazie. Non è il momento».
Non usa i social network, non beve e non fuma. L’unica presenza nel web è il suo sito PhysicsGirl.com, sul quale pubblica le copertine delle riviste che parlano di lei e i congressi a cui partecipa. Due le passioni cui non rinuncia: i piccoli aerei e la motocicletta. «I primi ci concedono dei panorami meravigliosi, la seconda ti offre il brivido dell’accelerazione. Ogni fisico dovrebbe andare in moto perché genera delle intuizioni fisiche al pari del volare». La fisica, dice, è «elegante e stimolante. Se sono stanca dormo, quando sono sveglia penso alla fisica». La giovane Sabrina è positiva: «Se sei ottimista in ciò che credi, lo puoi anche fare. Soprattutto, è importante non perdere i sogni coltivati da bambini».